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BLU di Giorgia Tribuiani

Buongiorno miei lettori, come state? Io sto bene e non vedevo l'ora di ritornare a parlarvi di libri, quelli belli, quelli che ci stupiscono, che ci lasciano senza parole e che non vorremo mai lasciare. Si, lo so vi ho già anticipato che questo libro, che ho concluso proprio questo pomeriggio, mi è piaciuto tantissimo: ma che ci posso fare? Ci sono volte in cui l'entusiasmo di noi lettori non può essere frenato e le parole scorrono veloci....


Oggi vi avviso sono un fiume in piena e il mio entusiasmo sarà alle stelle. Siete pronti? Voglio parlarvi di un romanzo, anche se non so se definirlo tale, che esce oggi e che si intitola semplicemente "BLU", scritto da Giorgia Tribuiani ed edito Fazi Editore.

Una storia particolare, enigmatica e assolutamente fuori da ogni schema, che vi accompagnerà durante queste prime giornate di primavera. Mettetevi comodi e preparatevi a conoscere Ginevra, per tutti "Blu".


§ Ringrazio la casa editrice e in particolare Cristina per avermi inviato la copia in omaggio; ci tengo a precisare che il mio parere prescinde dalla collaborazione con la casa editrice. §


E ora prima di farvi conoscere il mio parere, in parte già svelato almeno nel giudizio finale, vi lascio le informazioni generali per poter conoscere più da vicino il libro...


Titolo: Blu

Autore: Giorgia Tribuiani

Editore: Fazi Editore

Pagine: 464

Genere: romanzo psicologico

TRAMA


Ginevra, per tutti Blu fin da bambina, ha diciassette anni, frequenta il liceo artistico ed è una ragazza solitaria intrappolata in un mondo tutto suo fatto di rituali ossessivi e gesti scaramantici. I suoi genitori sono divorziati e Blu vive con la madre, una donna che lavora molto ed è spesso fuori casa. Blu ha un fidanzato, che non riesce a lasciare perché divorata dai sensi di colpa, un ragazzo che vorrebbe amare e di cui, invece, sopporta appena la presenza. L’unica cosa che ama davvero è l’arte, e disegnare risulta un’attività in cui dimostra di avere talento. Così, quando durante una gita scolastica assiste a un’esibizione di performance art, resta folgorata da quel modo di esprimere l’atto creativo e dall’artista stessa, fino a sviluppare per lei una vera e propria ossessione. A questo punto, i pensieri maniacali si fanno via via più opprimenti, finché la sua determinazione a essere una brava ragazza la porta a vivere uno sdoppiamento della personalità subdolo e pericoloso.


RECENSIONE:

ci sono volte in cui un lettore prende in mano un libro e, forse complice anche una serie di letture sfortunate dell'ultimo periodo, non si aspetta niente, riduce le proprie previsioni a zero, ma poi accade qualcosa di inaspettato, quasi una magia: il libro, sin dalle prime righe ti incanta e ti trasporta in qualcosa che non immaginavi. Questo accade rare volte, ma quando succede quel libro prende vita e trova un posto nel tuo cuore. Non posso nascondervi che Blu è entrata non solo nella mia mente, ma anche un pò nel mio cuore e non vedo l'ora che la conosciate anche voi. Vi prego non fatevi spaventare da lei, ha solo bisogno di qualcuno che la ami...


Ginevra, da tutti conosciuta come Blu, è una giovane ragazza che ha un profondo senso artistico, i suoi disegni sono delle piccole opere d'arte e attraverso queste esprime tutta sé stessa: la parte da lei amata e quella che, invece, teme, che è sempre stata considerata "cattiva", che è stata relegata in un angolo e che deve essere nascosta agli altri, che non deve vedere la luce del sole.

La sua intera esistenza è stata costellata da un profondo isolamento, dal rifiuto che gli altri manifestano nei suoi confronti: questo l'ha condotta verso un totale oblio, riducendola al mero esistere. Non ha amici, ha un fidanzato che però non ama, genitori che in un modo o nell'altro le ricordano le loro aspettative e che non si accorgono del profondo senso di inadeguatezza che vive ogni giorno.


Blu inizierà, così, a manifestare un comportamento ossessivo-compulsivo, che verrà accentuato dalla conoscenza di Dora Leone, una donna bellissima che vedrà per la prima volta durante una performance art. Da quel momento in poi Blu inizierà a manifestare una vera e propria ossessione verso questa donna, fino a non riconoscersi più. Tutti devono fare i conti con sé stessi prima o poi e non vi è eccezione per Blu... Chi scegli di essere: Blu o Ginevra?


Un viaggio interiore, quello di Blu, fatto di dolore, solitudine, tristezza, rabbia e l'incapacità di riconoscere la vera sé stessa.


Sin dall'inizio emerge uno stile narrativo che definirei fuori dal comune, inusuale: la sensazione è quella di entrare nella mente di Blu, voce narrante della storia. Il lettore si muove letteralmente con la protagonista, si insinua nella sua mente e viene esposto alle sue emozioni, paranoie e sensazioni. Tutto si muove in modo sincrono a Blu.

La peculiarità di Blu è quella di avere un disturbo ossessivo-compulsivo, che la porta a obbligarsi a ripetere costantemente una serie di azioni per un quantitativo di volte. Questo le garantisce di tenere sotto controllo gli avvenimenti che le accadono intorno, come se tutto dipendesse da lei e potesse, con il suo comportamento errato, causare qualcosa di negativo a chi le è vicino: tutto ruota intorno al controllo e alla colpevolizzazione, quando questo viene perduto.


Blu si racconta all'interno del romanzo e lo fa in modo totalmente inaspettato, quasi come se fosse un monologo da presentare al lettore, un modo per farsi conoscere nella sua totalità. La narrazione si concentra non solo sulla sua problematica fatta di ossessioni e sdoppiamento della personalità, che emergerà piano piano durante la storia, ma anche di una continua analisi del rapporto con sé stessa e con gli altri: il legame e il senso di responsabilità nei confronti della madre, la sua voglia di non deluderla, di non renderla triste; il rapporto con il padre e l'ossessione di essere per lui il centro della sua esistenza, colmando una profonda gelosia nei confronti della sorellastra, Lea.

Spiega la sua abissale solitudine e quanto questa la turbi e la renda vulnerabile agli occhi degli altri; gli unici momenti in cui le persone la considerano subentra in lei un attaccamento morboso verso l'altro, che la porta a volere che il dolore vissuto da questi sia un tramite per la sua felicità, per vedersi considerata.


La componente psicologica è forte e l'autrice è riuscita a creare un legame tale tra le due personalità, che in alcuni momenti potrebbe rendere difficile comprendere la "parte buona" e quella, invece, "cattiva": le due entità, Blu e Ginevra, sono emerse durante gli anni, con gli avvenimenti che vedono protagonista Blu/Ginevra e che le hanno permesso di far vivere dentro di sé queste personalità, che con il tempo sono entrate in conflitto tra loro. L'emergere di Blu rispetto a Ginevra, viene presentato al lettore con una serie di flashback che riguardano la sua infanzia e la sua adolescenza, riconnessi agli eventi odierni: la sensazione è quella di un puzzle di cui è difficile collocare i tasselli, come se non ci fosse una trama definita.


L'aspetto forse più interessante è che il disturbo psicologico di cui soffre Ginevra/Blu è totalmente ignaro non solo alla stessa ragazza, ma anche a chi le sta intorno: solo noi lettori, parola dopo parola, capiamo che è insito in lei un comportamento anomalo. La Tribuiani è riuscita a celare agli altri personaggi il fulcro della narrazione, ovvero la patologia psichica; tutte le vicende, sensazioni, paranoie ed emozioni di Ginevra/Blu vengono amalgamate in modo da creare un prodotto (la storia) che funziona, che affascina il lettore. Questo è un romanzo che, da ex studentessa di un liceo psicopedagogico, avrei voluto leggere durante il periodo scolastico e che avrebbe creato discussione: è il genere di libro che permette ai lettori di parlarne, di ragionarci.


Da un punto di vista dello stile di scrittura, cosa si dovrebbe aspettare il lettore? Il romanzo ha la caratteristica di essere unico, quindi non intervallato da capitoli che ne segnano una pausa durante la lettura. Ammetto che questo in un primo momento mi ha spaventata, ma il ritmo è incalzante e la sensazione è quella di essere su un auto da corsa, che non si ferma mai, fino al suo arrivo.

Io personalmente ho trovato la storia scorrevole, scritta con uno stile diverso, innovativo, che non vede uno schema classico; anche i dialoghi non sono evidenziati dalle virgolette, ma sono interni alla narrazione. Questo potrà essere apprezzato da chi ha avuto la possibilità di leggere qualche scritto di Josè Saramago, che utilizza questo "stile".


Questo romanzo a parer mio è perfetto così come l'autrice l'ha scritto, non ci sono degli aspetti che non mi sono piaciuti, qualcosa che dovrebbe, a parer mio, essere cambiato: c'è dietro un lavoro, una grande consapevolezza dal punto di vista stilistico e voglia di essere innovativa. Personalmente leggerei altro di questa scrittrice e mi piacerebbe ritrovarla anche in altri generi o, comunque, nell'affrontare altre tematiche.

Ciò che mi è piaciuto tantissimo è il fatto che, come detto prima, questo romanzo riesce a creare una discussione e a far parlare di sé per giorni: una lettura da condividere con altre persone e metterlo come centro di un dibattito.


VOTO: 4,5/5


E' una lettura fresca, dinamica, che vi metterà in uno stato di ansia, ma non potrete non proseguire nella lettura, fino alla parola fine. Lo consiglio a chi non si fa intimorire da uno stile di scrittura inusuale, fuori dagli schemi, e a chi ama entrare nella mente delle persone e seguirne i pensieri.

Una lettura che non vi deluderà... e chissà magari io e la Tribuiani ci "rincontreremo" per un altra lettura.







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