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QUATTRO:IL RISVEGLIO di Luca Farru

Buonasera miei lettori, come state? Quanto tempo che non ci vediamo... Come ho detto su instagram è stato un periodo di alti e bassi e anche la lettura, purtroppo, ne ha risentito e non poco. Questo non significa che io non mi sia tenuta attiva con le letture, ma non riuscivo a parlarne e alcune recensioni usciranno solo prossimamente. Ma l'importante è che io sia tornata giusto? E se ho fatto ritorno significa solo una cosa: oggi vi parlo di un nuovo libro!!! ...e non di un libro qualunque!


Finalmente anche in Italia è approdato l'urban fantasy e non con un nome da poco: tutti ultimamente sentono parlare di lui, Luca Farru e della sua, non ancora completa, trilogia "Quattro". Ho letto parecchie recensioni inerenti il primo titolo, quello di cui vi parlerò oggi, "QUATTRO: IL RISVEGLIO" e devo dire che mi è venuta tantissima curiosità circa questo romanzo. Un titolo che ha creato un divario tra chi lo ama alla follia e chi, invece, l'ha duramente criticato con parole, aggiungerei, che non si dovrebbero mai usare nei confronti di chi scrive e, in generale, chi lavora.

In merito a questo aspetto mi sono confrontata con lo stesso autore durante un evento: la critica è sempre ben accetta, ma non deve mai sfociare in maleducazione o, peggio, in una totale mancanza di rispetto verso chi lavora e crede in ciò che fa.


Ma volete conoscere un ulteriore parere rispetto a quelli già letti? Allora mettetevi comodi e partiamo subito con la recensione! 3, 2, 1...via!


§ Ringrazio Luca per avermi inviato la copia in omaggio; ci tengo a precisare che il mio parere prescinde dalla collaborazione con l'autore §


Titolo: Quattro. Il risveglio Autore: Luca Farru

Editore: Sperling & Kupfer Pagine: 374

Genere: Urban Fantasy











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TRAMA

Siete l'unica speranza che ha il mondo di sconfiggere Serafyn ed evitare che spalanchi le porte degli Inferi. Sei pronto a rischiare tutto per opporti al male? Cody, Matt, Rose e Sybil sono quattro ragazzi che vivono in città lontanissime tra loro – rispettivamente a Vancouver, New York, Milano e Singapore – e che conducono esistenze diametralmente opposte. Sennonché, un giorno, tutti loro notano sulla pelle l'apparizione di un marchio insolito e cominciano ad avere strane visioni, oltre a manifestare poteri inspiegabili. Ed è allora che il velo che separa naturale e soprannaturale si squarcia, e i ragazzi scoprono di essere presi di mira dai seguaci di Serafyn, un antico demone che dominava il reame oscuro di Inferium, e che è stato sconfitto in passato dalle forze del bene, di stanza a Nuramen e guidate dalla regina Melania. Tra fughe rocambolesche, addestramenti serrati e scoperte sconvolgenti, i Quattro dovranno lasciare che il loro destino si compia. Riusciranno a impedire il ritorno di Serafyn e a salvare chi amano?


RECENSIONE: chi mi conosce bene sa che quando un libro crea tanta discussione e soprattutto divide i lettori in due categorie, chi lo ama e chi lo "odia", la mia attenzione è alle stelle e non posso che sentirmi attratta dal libro stesso. Più un libro è chiaccherato, più mi viene voglia di scoprirne il perchè: è una forza che mi attrae! La maggior parte delle volte, essendo una lettrice un pò atipica, sono in totale disaccordo con una delle due parti: in questo caso, però, da che parte mi schiererò? Ho amato questo libro o non mi è piaciuto? Vorreste sapere subito la risposta, vero? E no, dovete leggere tutta la recensione per scoprirlo...


Rose, Matt, Sybil e Cody: quattro ragazzi all'apparenza normali, che hanno una vita e passioni diverse le une dalle altre e vivono in città lontane tra loro. Una sola cosa li accomuna: tutti loro sono, a loro insaputa, dei dormienti e al proprio interno custodiscono una parte di un potente demone, Serafyn, che per niente al mondo deve essere risvegliato. Sarà l'apparizione di un marchio sulla loro pelle a scatenare tutto e a catapultarli in un'esistenza che non potevano immaginare: strane visioni, poteri mai utilizzati e un mondo mai conosciuto, quello soprannaturale. Su di loro verte una grande responsabilità: salvare il mondo. Quale sarà il prezzo da pagare per raggiungere i loro obiettivi?


E ora entriamo nel vivo della recensione! Da cosa partire? E' sempre un pò complicato, soprattutto quando non si scrivono da tempo recensioni, esprimere per iscritto il vortice di pensieri che albergano nella mente. Ma ci si prova...


Finalmente un Urban Fantasy tutto italiano e che storia! Non sono una grande esperta del genere, anzi l'unico che forse conosco è il più famoso Shadowhunters, di cui peraltro ho visto solo il primo film con Lily Collins (peccato che non venga proseguito nella trasposizione cinematografica) e di cui devo ancora leggere la saga. Pur non avendo delle grandi conoscenze in merito, il libro di Luca Farru si riconosce subito come appartenente a questo genere: angeli e demoni la fanno da padrone, con alcuni elementi che, pur riportandomi ad altre storie già lette sempre nel genere fantasy, non mi sono dispiaciuti per niente.


La storia, a parer mio, è lineare e ben scritta e, come già detto, riporta alla luce quelle che sono delle colonne portanti del fantasy e dei suoi sottogeneri: una base comune è sempre una mossa vincente, soprattutto nel primo di una serie di libri, perché concede al lettore di mettere le basi per quella che poi potrò essere, su volere dell'autore, una storia più intricata e complessa.

Ho apprezzato molto la scelta di "spostarsi" da una città all'altra, seguendo i vari personaggi e le loro vicende: questo ha sicuramente reso più briosa e molto più dinamica la lettura, proprio perché i personaggi, prima di incontrarsi, vivono questa loro nuova condizione in modo diverso l'uno dall'altra e provando sensazioni differenti.

Luca poi ha deciso di inserire una novità che sinceramente io ho apprezzato tantissimo e che ha reso la lettura in parte interattiva: ha creato un alfabeto angelico che è stato utile per tradurre delle frasi inserite all'interno della storia stessa. Un valore in più è dato, almeno per me, dal fatto che l'alfabeto sia stato inserito all'inizio agevolando la ricerca da parte del lettore stesso: sarà una piccola accortezza che, secondo me, merita di essere sottolineata


E ora veniamo ai personaggi e alla loro caratterizzazione: su questo aspetto ho sentito molte critiche, soprattutto in merito al fatto che i personaggi non vengano descritti a dovere. Io vado controcorrente: sinceramente mi ritengo soddisfatta dalla conoscenza che ho avuto dei personaggi, a parlare sono stati per lo più i vari flashback riguardanti il loro passato e sinceramente per me questo, almeno per il primo libro, basta e avanza. Secondo me questa è proprio una scelta dell'autore: dare più spazio alla storia nel primo libro e magari sviluppare meglio i personaggi nei restanti libri.

Poi non è vero che i personaggi non vengono descritti! Anche le loro azioni, scelte e pensieri ci permettono di conoscere, o meglio interpretare, il loro carattere.

Altro elemento che forse ho più tollerato che apprezzato è la parte "romantica" della storia e l'intreccio tra i vari personaggi: sapete che io e il romanticismo siamo due cose lontane anni luce e che mi tengo, spesso ma non sempre, lontana da tutto ciò che ha un sentore di amore, cuore ecc... Ma so che è una parte al 90% presente nella stragrande maggioranza dei libri che possono capitarmi in mano, quindi per amore della storia, tollero anche questa parte.


Passiamo alle note dolenti di questo romanzo! Sono solo due e sono sicuramente migliorabili nel tempo e sono pronta a ricredermi con la lettura del seguito, che è già nel mio comodino ad attendermi.

Primo "rimprovero" che devo fare a Luca, o forse alla casa editrice (non sempre dipende dall'autore), è la lunghezza dei capitoli: troppo lunghi! Questo è un aspetto assolutamente soggettivo e accontentare tutti i lettori sarebbe troppo difficile, se non impossibile. Alcune volte, seppur la storia è scritta con logica e con una sua linearità, ho sentito il peso della lunghezza del capitolo: avrei preferito 50 capitoli, ma più brevi, per darmi la sensazione di andare più lentamente e non sentirmi come su un treno in corsa.

Ripeto, questo non sempre dipende dall'autore, quindi spero che Luca non me ne vorrà per aver manifestato questo mio disagio durante la lettura.


Altro aspetto che ho apprezzato un pò meno è la semplicità dei dialoghi tra i personaggi, come se stessero vivendo qualcosa di normale. Cerco di spiegarmi meglio, perché è un pò complesso esprimere ciò che voglio dire con le parole. Per esempio nella parte dove la nonna dice a Sybil che è una dormiente, spiegandole un mondo del tutto sconosciuto, mi sarei aspettata una reazione molto più forte, più caratterizzata da parole che esprimessero paura, sbalordimento, incredulità ecc... Questa sensazione l'ho vista ripetersi in vari momenti durante la lettura e mi ha un pò lasciata perplessa.

La percezione è stata di una forte complessità e articolazione della storia, ma un pò meno riguardo all'aspetto dei dialoghi.


Ma parliamo del finale! No scherzo, non vi dirò niente perché dovrete scoprirlo da soli... Vi dico solo che non vedo l'ora di leggere il secondo e sono sicura che ce ne saranno delle belle: Luca non deludermi!


VOTO: 3,5/5


Un romanzo che rappresenta, almeno nel panorama italiano, una vera novità e che secondo me merita di vedersi data un occasione. Al di là dei difetti che ho riscontrato e che nascono dalla mia esperienza come lettrice, è una lettura che ho portato avanti con un grande entusiasmo e che sono sicura si rivelerà, nei prossimi libri, molto promettente. Ho avuto il grande piacere di conoscere Luca alla presentazione del suo ultimo libro e che dire? E' una bellissima persona, cortese e molto umile, che ha veramente a cuore i suoi lettori e che, durante la lettura, mi ha fatto pensare a quanto i bei libri nascono da belle persone.






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