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IL VIAGGIO DI HALLA di Naomi Mitchison

Buonasera miei lettori, come state? In questi giorni c'è grande fermento per le elezioni americane e anche noi qui in Italia siamo in attesa di conoscere il nuovo volto del Presidente degli Stati Uniti d'America. Ma qui, nel nostro bel Paese tante sono le notizie che ci sono pervenute dal nostro Presidente del Consiglio dei Ministri che con il nuovo decreto ministeriale ha "colorato" l'Italia con 3 colori: rosso, arancione e giallo. Voi in quale classificazione siete stati collocati? Come state vivendo queste giornate?


Oggi, però, non siamo qui a parlare né degli Stati Uniti, né, tantomeno, a conversare sul nuovo Dpcm, che è ancora tutto da interpretare. Voglio parlarvi di un nuovo romanzo che è uscito ieri in libreria e che ha tutto il sentore di essere amato da molti: di quale libro si tratta? Orsi e draghi la fanno da padrone e una bambina di stirpe reale, parlo di "IL VIAGGIO DI HALLA" scritto dalla britannica e classe 1897 Naomi Mitchison, edito Fazi Editore, che per l'occasione ha creato un'edizione veramente speciale.


Sui toni del blu che fa da sfondo all'intera grafica, con alcuni riferimenti al beige e al rosso e una cornice che ricorda le grandi stirpi reali, la casa editrice h voluto conferire a questo romanzo un tocco di eleganza, senza dimenticare il genere letterario, ovvero il fantasy.


§ Ringrazio la casa editrice e in particolare Cristina per avermi concesso la lettura in anteprima di questo romanzo §


Titolo: Il viaggio di Halla

Autore: Naomi Mitchison

Editore: Fazi

Pagine: 148

Genere: Fantasy

TRAMA


Questa è la storia di Halla, figlia di un re che decide di abbandonarla nei boschi. Qui viene accudita dagli orsi e poi cresciuta dai draghi sulle montagne rocciose; ma il tempo dei draghi, minacciati dagli odiosi e crudeli esseri umani, sta per finire. Odino, Padre di tutte le cose, offre ad Halla una scelta: vivere alla maniera dei draghi, accumulando tesori da difendere, o viaggiare leggera e attraversare il mondo con passo lieve? Iniziano così le fantastiche avventure della ragazza, che girovagherà alla scoperta di nuove terre e antiche leggende, in mezzo a creature incredibili, luoghi misteriosi e magie dimenticate. La sua conoscenza di tutti i linguaggi, sia quelli umani che quelli animali, la aiuterà ad andare oltre le apparenze, ma anche a mettere in discussione ciò in cui ha sempre creduto, mentre affronta, una dopo l’altra, le nuove sfide sul suo cammino. Mitchison ci prende per mano e ci conduce in una favola senza tempo, dove le divinità dei miti nordici convivono con i personaggi della letteratura fantasy per mostrare il valore di comprensione e tolleranza.

Il viaggio di Hallaè un racconto agile, profondo e divertente che trasporterà il lettore in un mondo dove si può incontrare un basilisco nella steppa, dove gli eroi vengono portati nel Valhalla dalle valchirie, e dove si può fare fortuna chiacchierando con il cavallo giusto. Più di una semplice fiaba: una volta giunti alla fine, questo romanzo si dimostra una vera e propria mappa di vita.


RECENSIONE:

ci sono storie che riescono a rievocare in noi, ormai adulti, quelli che sono ricordi da bambini, con la spensieratezza, l'ingenuità e la fanciullezza che solo gli infanti hanno e che racchiudono dentro di sé. Sono quelle storie che quando le leggi, ti riportano indietro nel tempo, che ti fanno provare delle emozioni autentiche, e ti allontanano da un mondo fatto di adulti che pensano solo al denaro o altri beni materiali, dimenticando l'essenza della vita. Questo genere di racconti ha la capacità di trasportarti in mondi lontani, fantastici, che dopo averli "visitati" difficilmente si vorrà tornare indietro.... Il viaggio di Halla sarà riuscito a farmi allontanare dalla realtà?


Halla, figlia della vecchia regina e del re, viene allontanata dal castello per volere della nuova regina, che senza alcun rimpianto, la vuole morta: Matulli, la sua bambinaia, non può permettere che questo accada e decide di prendere la fanciulla e allevarla nella sua contea, conosciuta per essere abitata da uomini che possono assumere sembianza animali, in particolare quella degli orsi. Anche Matulli ha questa capacità e porterà Halla a vivere con le regole e le abitudini degli orsi.

Ben presto, però, le necessità della bambina diventano incompatibili con lo stile di vita degli orsi e la stessa viene affidata alle cure di Uggi, un drago, che saprà crescere la bambina come una guerriera.


Tra le brughiere e le montagne, Halla crescerà forte e leale nei confronti di chi l'ha salvata da un destino ormai scritto. Verrà nominata "Halla Terrore degli Eroi" e al momento di scendere in guerra, sarà pronta a farsi avanti. Ma cosa accade quando tutte le tue certezze vengono infrante? Quando non hai più un posto da chiamare casa?

Halla dovrà essere più forte che mai per sopravvivere in un mondo che dovrà imparare a conoscere.


La narrazione, semplice ma avvincente e di grande impatto, riporta quelli che sono i classici elementi del fantasy, con la presenza di creature fantastiche come i draghi, i troll e gli unicorni, ma anche elementi della mitologia, in particolare del mito norreno, con la presenza di alcuni personaggi come Odino, le Norne e una maestosa valchiria di nome Steinvor.

L'autrice riesce ad equilibrare in totale armonia questi elementi che non si scontrano tra loro, ma bensì garantiscono una storia bella da leggere e adatta a tutte le età.


“Una volta arrivati in fondo, Il viaggio di Halla è diventato più di una semplice storia: è una mappa per la vita.”


Questa frase, inserita all'interno dell'introduzione, accompagna il lettore durante tutta la lettura e devo ammettere che con questa frase, le mie aspettative si sono alzate e non poco: avevo necessità che fosse una storia emozionante, carica di sentimenti e con quel qualcosa in più, che spiegare a parole è difficile.


Il romanzo, seppur breve, si divide in 3 parti e queste segnano in qualche modo quello che è il percorso di vita che la stessa Halla deve affrontare dal momento in cui viene strappata alla madre, la vecchia regina, fino alla sua crescita interiore e non. Passo dopo passo il lettore cresce insieme a questa bambina dai capelli color oro e ne percepisce tutti i cambiamenti, non solo estetici, ma soprattutto inerenti la personalità.

A me ha ricordato molto Mowgli de "Il libro della giungla": Halla è una bambina allevata da animali e di cui ne acquisisce le caratteristiche principali. La sua natura si plasma a seconda del contesto in cui cresce, seppur non vengono dimenticati gli insegnamenti che le vengono impartiti durante l'infanzia: questo è ciò che accade anche ai bambini. I valori, insegnamenti e il contesto ove un bambino cresce influisce l'adulto che sarà un domani.


“Perché, malgrado gli sforzi dei draghi per tentare di eliminare quel genere di sapori, riguardo a bacche e miele il gusto della bambina era, in tutto e per tutto, quello di un orso.”


I personaggi vengono descritti accuratamente dall'autrice che non si sofferma solo sul loro aspetto, ma va in fondo fino a celare quella che è la loro natura e, addirittura, ne fa emergere quel lato psicologico che è solo lontanamente attribuibile a quell'animale.

Ho apprezzato in particolare la descrizione dei draghi e nello specifico quella di Uggi, che racconta alla piccola Halla come sono questi animali, quali sono i loro difetti, come l'avidità, ma riesce a far emergere anche un lato compassionevole e molto tenero, che difficilmente viene attribuito a queste creature fantastiche.

Uggi, però, cerca di far aprire gli occhi alla sua protetta, facendole presente che lei è stata cresciuta da orsi e poi da draghi, ma che seppur forte e coraggiosa, non è un orso, né tantomeno un drago. Questo aspetto è da apprezzare in quanto molte volte un'illusione fa più male di un'amara verità.


Halla è una bambina che prima impara a essere un orso, poi un drago e, infine, arriva alla consapevolezza di essere qualcosa di diverso: un'umana. La sua personalità, come già detto, viene plasmata dal contesto in cui vive e il risultato è quello di vedere nell'excursus della storia una ragazza forte, determinata, coraggiosa, ma al contempo fragile e malinconica, per ciò che è stato e per chi si è lasciata alle spalle.

Incontra molteplici personaggi che solo a nominarli si dovrebbe avere paura, ma lei non solo non li teme, ma cerca di andare oltre il loro aspetto, dimostrando anche un animo nobile e compassionevole. Chi non avrebbe paura di un drago?


“Viaggia leggera, piccola mia, come viaggia leggero il Vagabondo, e il suo amore sarà con te».”


Una storia che non ha età, che apre il cuore e la mente di chi la legge e che vi farà viaggiare in un mondo lontano, irreale, ma di cui noi, amanti del fantasy, non siamo mai stanchi. Un merito va all'autrice che, attraverso il suo stile di scrittura, è riuscita a creare un racconto scorrevole, avvincente e magico.


VOTO: 4,5/5


Perché leggere questo romanzo? La risposta è solo una: ci sono due componenti che molti lettori di questo genere amano, ovvero il connubio tra fantasia e mitologia; ci sono gli orsi, gli unicorni, i troll, ma soprattutto i draghi.... Devo aggiungere altro?





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