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NACCHERAS di Ilenia Zedda

Aggiornamento: 13 mag 2020

Titolo: Naccheras

Autore: Ilenia Zedda

Editore: DEA planeta

Pagine: 240

Genere: Narrativa

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TRAMA:

Cala dei Mori è un posto speciale. Sul fondo del mare, raggiungibili soltanto con una lunga apnea, enormi conchiglie custodiscono un dono: è il bisso, la seta color oro che ha vestito i grandi re dell’antichità, e che oggi una sola donna al mondo è in grado di raccogliere e di tessere. Quella donna è il Maestro – ma molti, avendone paura, preferiscono chiamarla “strega” – e sta insegnando i suoi segreti alla nipote Caterina che, a dispetto dei suoi tredici anni e di un corpo che sta per sbocciare, ogni giorno al calar del sole si tuffa nella Cala e insegue la perfezione spirituale che quel compito richiede. Sa di non essere ancora pronta, ma sa anche di avere il mare nell’anima e nel destino. Nascosto dietro gli scogli, Francesco la osserva e la ama a modo suo, in silenzio, ammirando la grazia dei suoi gesti. È uno scapestrato, Francesco, appartiene a un popolo di minatori, devoto alla terra, nero di carbone, testardo come la roccia e come il dolore che si agita nel suo sangue. Forse è per questo che non è mai riuscito a rivolgerle neanche una parola? Ma soprattutto, come si diventa qualcosa di diverso da ciò che tutti si aspettano? Ambientato in una Sardegna arcaica, suggestiva e piena di mistero, questo romanzo è spinto da una magia implacabile e ritmica come un’onda increspata dal maestrale. E sa raccontare con delicatezza un’età di incontri imprevisti, di responsabilità indesiderate, di scelte che possono determinare una vita intera.


RECENSIONE:

per prima cosa voglio ringraziare Maria Chiara, addetta all'ufficio stampa della Dea Planeta, per avermi concesso la lettura di questo libro in anteprima, romanzo che ho richiesto perché tanta era la voglia di leggerlo e di scoprire una delle arti che caratterizzano la mia isola: la Sardegna.


Caterina e Francesco sono due giovani ragazzi di tredici anni, diversi tra loro e che non hanno in comune niente se non l'età e la provenienza: entrambi vivono a Santa Lucia. Si conoscono da anni, si scrutano da lontano e piano piano si innamorano l'uno dell'altro, in silenzio, con la dolcezza che caratterizza due giovani che ancora sono acerbi e che hanno iniziato appena la loro vita.

Caterina è stata scelta da sua nonna, su Maistu (il maestro), per imparare e a sua volta tramandare un'arte antica: l'arte del bisso. Lei si sente inadatta, ma sarà proprio Francesco a incoraggiarla e tra loro si celerà un segreto che porterà scompiglio in un piccolo paesino...


Per innamorarvi a fondo di questo libro dovete sapere due cose che da sarda, orgogliosa di esserlo, voglio dirvi: la Sardegna è tanto, è mare e terra, è tradizione e modernità. D'estate il nostro gioiello sono le spiagge, il mare cristallino, l'aria salmastra e potersi immergere in quelle acque vi assicuro che è un emozione, che dopo 27 anni, si ripete di continuo; ma la Sardegna non è solo questo. Il punto forte della mia Isola è la tradizione, quella arcaica tramandata da generazione in generazione e che rivive nei tessuti, nella musica, nella magia...

Il secondo punto fondamentale è che questo libro parla di arte. Non parlo di scultura, di pittura o cose del genere, ma bensì dell'arte del bisso. A molti di voi questa parola non dice niente e vi assicuro che anche io ho fatto questa scoperta in tempi recenti e ho iniziato a documentarmi meglio dopo la lettura di questo romanzo.

Non ho la pretesa di spiegarvi in cosa consiste questa arte, per cui vi lascio questo video che vede come protagonista Chiara Vigo, su Maistu, l'ultimo Maestro del bisso. Probabilmente questa tradizione che può essere esercitata solo in Sardegna e nello specifico a Sant'Antioco, morirà con lei, dopo mille anni.


Ilenia Zedda ci farà conoscere, con la sua scrittura scorrevole e delicata, una delle arti più antiche della Sardegna e portavoce sarà proprio Caterina, "colpevole" di essere un erede di questa tradizione.


Cosa ho amato di questo libro? La scrittrice è riuscita a farmi sentire a casa, con i suoi odori, con la sua tradizione che solo chi ha incontrato la gente di Paese può capire. Si percepisce il rumore del maestrale, vento che "popola" il sud Sardegna, la sensazione di immergersi nelle acque cristalline, la poesia del dialetto sardo.

In ogni parola io percepivo la Sardegna, fatta di colori, sapori e di tutto ciò che caratterizza un isola che mi ha dato la vita.


Una storia d'amore non solo tra due giovani ragazzi, ma anche per la tradizione, per la propria terra: un legame indissolubile che si crea tra l'uomo e la sua terra natia.


L'ambientazione viene descritta in modo preciso e scrupoloso e i personaggi, alcuni più importanti di altri, vengono descritti accuratamente, al fine di permettere al lettore di conoscere il carattere e le speranze di ciascuno.


Una scrittura, come detto, scorrevole che accompagna una narrazione lineare e interessante che viene arricchita dall'utilizzo di termini sardi.


VOTO: 4/5


Un eccellente esordio quello di Ilenia Zedda, che è riuscita a parlare di un'arte che in pochi conoscono e che merita di essere esaltata attraverso parole d'amore, come lei stessa ha fatto.

Sono sicura che tra i grandi talenti che la mia isola può vantare, in vari campi artistici, oggi trovi posto questa talentosa autrice che, sono convinta, riuscirà a regalarci altri romanzi degni di nota.

In bocca al lupo Ilenia!


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