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PERDERSI di Elizabeth Jane Howard

Buonasera miei amati lettori, oggi la giornata è iniziata non nel migliore dei modi, ma come dicono i francesi "c'est la vie" e bisogna trovare la determinazione di andare avanti e di non lasciarsi trasportare dagli eventi e di ricercare la forza in sé stessi...


Quindi mi stampo un bel sorriso sulle labbra e vi parlo di un libro in uscita oggi in tutte le librerie e che ho avuto l'opportunità di leggere in anteprima, grazie a Cristina dell'ufficio stampa della Fazi Editore, che ringrazio di cuore, perché mi propone sempre delle letture affascinanti e di grande valore.


Di quale romanzo sto parlando? L'autrice che l'ha scritto è conosciuta in tutto il mondo per aver scritto la famosa "Saga dei Cazalet", che ha venduto oltre 8 milioni di copie in tutto il mondo: sto parlando di Elizabeth Jane Howard e del suo "PERDERSI" edito Fazi Editore.


Titolo: Perdersi

Autore: Elizabeth Jane Howard

Editore: Fazi Editore

Pagine: 360

Genere: narrativa

TRAMA


Henry è un ultrasessantenne solo e piuttosto male in arnese, che vive sulla barca di una coppia di amici. La sua è stata un’esistenza sfortunata e apparentemente segnata dalla crudeltà delle donne. Lettore e pensatore, è un uomo privo di mezzi, ma non di fascino. Daisy è una drammaturga di successo, anche lei ha superato i sessant’anni e conduce una vita piuttosto solitaria in un piccolo cottage di campagna con giardino che ha da poco acquistato, dove contempla l’enorme vuoto affettivo che nessun uomo ormai riempirà più, nonostante una parte di lei continui a desiderare di essere amata ancora una volta. Quando Henry si offre come giardiniere, all’inizio Daisy è diffidente, ma poi gli consente di insinuarsi pian piano nella sua vita quotidiana: bisognosa com’è di affetto e attenzione, abbocca facilmente al suo amo. La tensione sessuale tra i due cresce in modo graduale, fino a che Daisy ne è obnubilata e non è più in grado di vedere Henry per quello che realmente è, nonostante i suoi amici e sua figlia, perplessi e sospettosi, continuino a metterla in guardia…


RECENSIONE:

premetto che non avevo mai avuto occasione di leggere niente di questa autrice e che, ahimè, non ero a conoscenza della sua fama: avevo, come tutti, sentito parlare della celebre saga ma non avevo mai manifestato interesse in merito. Sin dalle prime pagine di questo romanzo ho compreso per quale ragione la penna di questa autrice ha affascinato i tanti e, piccolo spoiler, mi sono innamorata di questa storia e dell'intensità della stessa.

Solitamente attendo la fine della recensione per svelare il mio responso, ma in questo caso vi svelo che il mio giudizio sarà super stellare...


Henry, uomo affascinante, carismatico e sicuro di sé, si presenta come pronto a trovare una donna che lo accompagni nel tempo che gli rimane da vivere: ha superato ormai i sessant'anni, è divorziato, ma crede ancora di poter essere un amante piacevole per la donna che sceglierà. Egli in realtà è un uomo mischino, manipolatore che ha come obiettivo quello di trovare una donna che diventi per lui non oggetto d'amore, ma bensì una preda della suo gioco macchinoso: scegliere una donna con una buona condizione economica che gli conceda una stabilità che non merita e che non è frutto del suo lavoro.

Tale opportunità si manifesta nel momento in cui conosce Daisy, donna ormai delusa in campo sentimentale che manifesterà una vulnerabilità tale da rendere facile il gioco di Henry. Tutte le maschere di Henry prima o poi cadranno e Daisy dovrà chiedersi "E' troppo tardi?"


Inizialmente ho provato empatia nei confronti di Henry e ho pensato che il suo obiettivo fosse realmente quello di cercare, dopo la delusione vissuta in seguito al divorzio dalla moglie, il cosiddetto vero amore, o almeno una compagna che gli permettesse di concludere la sua vita con quella sensazione di essere stato amato e di aver amato. La mia delusione si è manifestata ben presto: scoprire la mente subdola del protagonista maschile ha fatto svanire il sogno di leggere una storia fatta di sentimenti veri e autentici.

Per quanto riguarda Daisy ho provato, invece, una grandissima vicinanza nei suoi confronti: il suo animo buono e alla ricerca di quell'amore che non ha vissuto nelle relazioni precedenti, non deve essere inteso come una debolezza da parte sua: lei non è la parte debole di questa storia.


Entrambi i protagonisti, Henry e Daisy, avranno modo di manifestare attraverso la narrazione quella che è la propria posizione: il protagonista maschile parlerà in prima persona e racconterà da canto suo la manipolazione che andrà a determinare nei confronti della protagonista femminile che, invece, verrà narrata in terza persona.


Il tema centrale del romanzo è l'amore, che viene utilizzato come strumento per poter creare, intorno a questo, una narrazione che enfatizzi l'aspetto positivo, di cui si fa portatrice Daisy che vive l'amore come un sentimento nobile da cui non diffidare, e l'aspetto negativo (se questo esiste), di cui si fa portavoce Henry, che si serve dell'amore per poter in qualche modo stregare a suo vantaggio la sua "preda".


La manipolazione che si determina da parte di Henry nei confronti di Daisy rende questo romanzo forte, di impatto e che induce a riflettere su come le persone molte volte vadano oltre i sentimenti delle persone per poter realizzare i propri obiettivi, soprattutto di natura economica.

La storia, seppur oggetto di un romanzo, non è nuova e i casi di cronaca dimostrano che molto spesso vi siano persone che si avvicinano a soggetti considerati "deboli" o con un passato non semplice, per approfittare della loro condizione e della loro ricerca di amore in altre persone: il desiderio di amore può indurre alcuni soggetti a esercitare una coercizione in queste persone. Questa esperienza è stata vissuta in prima persona dalla stessa autrice, che riporta la sua delusione e l'essere stata preda di un vero e proprio plagio psicologico.


L'autrice mette la sua esperienza a disposizione del lettore, che sarà si destinatario di una storia romanzata, ma comunque, come già detto, veritiera. Ho apprezzato particolarmente la scorrevolezza del romanzo: la storia è intensa e renderla scorrevole poteva essere una sfida, che la Howard ha superato con successo.

La prosa delicata e brillante dell'autrice è quel qualcosa in più che permette al lettore di amare questo romanzo a 360°.


Durante la lettura ho provato diverse sensazioni: in primis la delusione nel vedere che un uomo sfrutti un sentimento positivo come l'amore per manipolare una persona, indipendentemente dal suo sesso, e soprattutto che questo suo comportamento sia dettato da ragioni economiche. Questo ha suscitato in me un senso di rabbia nei confronti di questo uomo, ma anche un senso di pena: una persona che vive del successo degli altri, senza avere delle prospettive e senza mettersi in gioco, ma architettando dei meccanismi di plagio psicologico non merita di essere amato e di ricevere qualcosa di buono.

Ho provato tanta solidarietà nei confronti di Daisy: questo non è dettato dal fatto che sia una donna, altrettanto sarebbe accaduto se fosse stato un uomo. Molte volte la vulnerabilità viene vista come un elemento che giustifica dall'altra parte un comportamento negativo nei confronti di persone considerate deboli e questo lo trovo un atteggiamento meschino e riprovevole.


VOTO: 5/5


Vi avevo promesso un responso stellare e più di cosi non posso fare: ho dato il massimo del voto!!! Questo romanzo può essere letto da chiunque perché ha molteplici elementi di grande interesse: lo definirei un giallo dell'amore, in quanto ci sono delle fasi che ricordano la premeditazione dell'assassino che sceglie accuratamente la sua vittima e poi colpisce, ma al contempo la morte non colpisce tanto i personaggi quanto i sentimenti.









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