Buonasera miei lettori, quanti cambiamenti ci sono stati in questi giorni!!! Tutti noi siamo ormai in balia di quello che sta accadendo ogni giorno, del numero di contagi e purtroppo anche del numero dei morti che questo virus sta determinando. In queste ultime ore si stabilirà quelle che sono le sorti di un intero Paese, non spetta a noi decidere, non abbiamo la responsabilità noi di stabilire cosa sia giusto o sbagliato, ma possiamo decidere per noi stessi e volerci bene, preservando la nostra salute.
Dobbiamo tenere duro e avere sempre buon senso in tutte le azioni che compiamo ogni giorno, studiare il nostro comportamento e quello del nemico, anche se questo è invisibile: siamo in "guerra" e dobbiamo vincere noi...
Perché vi parlo di guerra? E' un argomento che ha molto a che vedere con il romanzo di cui parleremo oggi e che vede protagoniste due donne, di fazione diversa, anzi opposta, che avranno tanto da raccontare all'interno del libro. Siete pronti?
Oggi vi parlo di "COSI' SI PERDE LA GUERRA DEL TEMPO" scritto a quattro mani da Amal El-Mohtar e Max Gladstone ed edito Mondadori. Quando esce questo romanzo? Oggi potrete trovarlo in tutte le librerie e negli store online.
Non mi resta che darvi il benvenuto al Review Party e invitarvi a seguire l'intero Blog tour che vede 5 tappe che partono da domani: io vi aspetto, se vi fa piacere, il 5 Novembre con la tappa dedicata al personaggio di Rossa.
§ Grazie alla mia socia e compagna di avventure Federica del blog Infermieranerd che ha realizzato con me questo evento intenso e inaspettato; ringrazio anche la casa editrice Mondadori per averci dato fiducia nella realizzazione dell'evento e per averci concesso la lettura in anteprima §
Titolo: Così si perde la guerra del tempo
Autore: Amal El-Mohtar e Max Gladstone
Editore: Mondadori
Pagine: 216
Genere:
TRAMA
Tra le ceneri di un mondo morente, Rossa trova una lettera su cui c’è scritto “Bruciare prima di leggere”. Inizia così la strana corrispondenza tra due agenti rivali in una guerra che si dipana attraverso le vastità del tempo e dello spazio. Rossa è membro dell’Agenzia, una distopia tecnologica post singolarità. Blu appartiene al Giardino, un’unica ampia coscienza che risiede in tutta la materia organica. I loro passati sono pieni di sangue; i loro futuri si escludono l’un l’altro. Non hanno nulla in comune, tranne il fatto che sono le migliori. E sono sole. Ma quella che è iniziata come una serie di provocazioni e sfoggio di vittorie, diventa presto un gioco pericoloso, che sia Rossa sia Blu sono ben determinate a vincere. E così la sfida si trasforma in qualcosa di più. Qualcosa di epico. Qualcosa di romantico. Qualcosa che potrebbe cambiare il passato e il futuro e che potrebbe farle uccidere. Perché in fin dei conti c’è pur sempre una guerra in corso. E qualcuno deve vincerla. Non è così che funziona?
RECENSIONE:
molte volte quando leggo la trama di un libro mi lascio convincere da questa e le aspettative, quando si manifesta una grande curiosità, sono molto alte e qualora vengano in parte deluse, subentra in me un misto di dispiacere e frustrazione. Dispiacere perché sicuramente quel romanzo nasconde al suo interno qualcosa di veramente bello che probabilmente io non ho percepito, frustrazione perché avrei voluto trovare quel valore nascosto nel libro. Ma questo romanzo sarà stato all'altezza delle mie aspettative?
Rossa è forte, determinata e capace a tutto pur di difendere la sua fazione: le hanno insegnato che non è importante partecipare, ma vincere. Lei vuole vincere questa guerra e le sue armi le conosce bene: è una guerra del tempo, che la vede contrapposta a Blu, sua nemica e schierata con un'altra fazione a lei ostile. Tutto cambia quando Blu le lascia una lettera: inizia così una profonda corrispondenza tra le due, che le porterà lontano nel tempo, ma vicine con il cuore.
Da dove iniziare? Avevo altissime aspettative su questo romanzo e, purtroppo e con immenso dolore, sono state disattese e di conseguenza non ho avuto un rapporto bellissimo con la storia durante la sua lettura. Non dico che la storia non sia bella, non fraintendetemi, ma non ha saputo coinvolgermi come avrei voluto, non sono riuscita a farmi cullare e trasportare dalle parole. Lo stile di scrittura particolare e quasi associabile alla poesia ha dato a questo romanzo un non so che di diverso, ma che sinceramente ho trovato difficile da associare alla storia: avrei preferito una maggiore scorrevolezza e che alcuni elementi venissero in qualche modo esplicitati, invece che tenerli all'oscuro del lettore.
Se da una parte, a mio parere, la storia ha risentito di questo stile di scrittura, dall'altra questo mi ha permesso di conoscere meglio i due personaggi: Rossa e Blu, che attraverso le loro lettere sono riuscite a conoscersi e ad aprirsi completamente al lettore. Gli autori, perché ricordiamo che è un romanzo scritto a 4 mani, riescono a dare risalto alle due protagoniste definendone il carattere e questo a parer mio è il punto forte della narrazione.
Per quanto concerne l'ambientazione, questa risulta confusionaria e descritta nei minimi termini: questo aspetto, a mio parere fondamentale, mi ha portata in un primo momento ad essere spaesata e a non riuscire a immergermi nella storia. Avrei preferito che si introducesse tutta la storia con elementi chiari che mi avrebbero permesso di apprezzare di più l'intera narrazione e non avere una tale difficoltà nella lettura.
Sicuramente è una storia che per essere capita necessita forse di una rilettura ed è quello che ho pensato anche io dopo averlo concluso: sono pronta a rileggerlo e magari a cambiare il mio parere.
Le emozioni provate, però, sono autentiche: mi sono affezionata alle due ragazze, al loro modo di conoscersi attraverso un mezzo, quale la lettera, ormai in disuso nel mondo reale. Credo che la vera forza di questo libro sia proprio il rapporto epistolare delle due giovani guerriere, che riescono a dimenticare la loro guerra per dare spazio ai loro cuori.
VOTO: 3,5/5
Questo romanzo, seppur breve, deve essere letto solo da coloro che non si spaventano dinanzi uno stile di scrittura particolare e che necessita di una particolare attenzione. Io lo rileggerò e spero che questo mio giudizio, positivo solo in parte, possa esserlo nella sua totalità.
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