Buonasera miei lettori, come state? Io bene, anche se devo dire che in questo ultimo periodo sto soffrendo un pò l'incremento delle letture fantasy! Della serie: vorrei leggere qualcosa di diverso e che rientri in altri generi... Negli scorsi mesi ho letto tantissimi romanzi fantasy e ciascuno è riuscito a regalarmi qualcosa di speciale, ma ho bisogno di riscoprire altri generi, come il thriller che non leggo da tantissimo tempo. Ragion per cui ho deciso che per un bel pò di tempo non parteciperò più a nessun evento che riguardi nuove uscite nella fascia fantasy... Ho bisogno di concentrarmi sull'università e procedere con le letture che ho a casa.
Oggi vi presento un romanzo fantasy che è uscito proprio ieri e che rappresenta un'uscita molto attesa per questo 2021... In realtà è un romanzo che inizialmente era stato pensato per il 2020, ma l'emergenza sanitaria ha determinato dei cambiamenti di rotta. Di quale romanzo parlo? Libro d'esordio di Joan He, "LA STIRPE DELLA GRU" è stato portato nel nostro Paese dalla Mondadori, che non si è fatta scappare l'occasione di creare un edizione veramente sorprendente.
Se ieri avete potuto leggere la recensione della mia socia Federica, Infermieranerd, oggi vi beccate la mia recensione... che sarà veramente sorprendente!
§ Ringrazio la Mondadori per avermi concesso la lettura in anteprima del romanzo e per averci dato, a me e a Federica, di organizzare questo evento. Un ringraziamento speciale alla mia socia, per questo ultimo, ma spero non definitivo, evento §
Titolo: La stirpe della gru
Autore: Joan He
Editore: Mondadori
Pagine: 456
Genere: Fantasy
TRAMA
La principessa Hesina di Yan ha sempre desiderato sfuggire alle responsabilità della corona, per vivere nell’anonimato. Ma quando il suo amato padre muore, viene gettata nell’arena dei giochi di potere e diventa all’improvviso sovrana di un regno incredibilmente instabile. Per di più, Hesina è convinta che il re sia stato ucciso, e che l’omicida sia qualcuno che le è molto vicino.
La corte è piena di ipocriti e delatori che non vedono l’ora di approfittare della morte del monarca per accrescere la propria influenza: ciascuno di loro potrebbe essere l’assassino.
I suoi consiglieri vorrebbero che Hesina accusasse il regno confinante di Kendi’a, il cui governante ha già radunato le truppe per la guerra. Determinata invece a trovare il vero colpevole e con qualche dubbio sulla fedeltà della sua stessa famiglia, Hesina compie un gesto disperato: si rivolge a un’indovina, il Giaggiolo argenteo. Un atto di tradimento, punibile con la morte, poiché la magia nel regno di Yan è da secoli vietata dalla legge.
Seguendo le parole della veggente, Hesina chiede aiuto ad Akira, un delinquente patentato dalla mente brillante e acuta, un detenuto che nasconde più di un segreto.
Il futuro del regno di Yan è in pericolo: riuscirà Hesina ad avere giustizia per suo padre? O il prezzo da pagare sarà troppo alto?
RECENSIONE:
ci sono romanzi fantasy che si concentrano più sulla storia, sulla sfera misteriosa e magica del racconto racchiuso all'interno delle pagine, mentre altri cercano di coniugare la storia con un ambientazione ricca di un'atmosfera che riesce ad affascinare il lettore. Sarà riuscito questo romanzo a creare un ambientazione degna delle aspettative? Scopriamolo insieme...
Hesina sa quello che ha visto ed è determinata a scoprire la verità sulla morte di suo padre, il Re. Se tutto il regno è convinto che sia morto per cause naturali, lei è convinta che le ragioni siano tutt'altro che naturali e che qualcuno ha voluto la morte di suo padre, destando così instabilità nel regno.
Ecco perché Hesina, che non ha mai voluto regnare, trova il coraggio di rispondere alla chiamata del suo popolo, per arrivare a scoprire la verità... Ma quali regole dovrà infrangere per arrivare alla verità?
In un regno dove i nemici sono dietro l'angolo e il tradimento si riconosce nel volto amico, Hesina farà di tutto per arrivare alla verità, anche affidarsi a chi non immaginava.
Quando è stato annunciato l'arrivo di questo romanzo fantasy ho spalancato subito le orecchie per poter captare la data d'uscita, visto che la curiosità era tanta, soprattutto riguardo all'ambientazione. Il contesto orientale, riconducibile in particolare alla Cina, e tutto ciò che ruota intorno a esso, dalla tradizione alla politica, mi ha sempre affascinato, tanto da voler leggere anche qualcosa che fosse più fantasy.
Le aspettative erano tante e non voglio dire che non siano state soddisfatte, ma ho alcune riserve in merito.
Il punto dolente della storia non è tanto il racconto in sé, quanto un'iniziale lentezza, che difficilmente invoglia la lettura. Io capisco che si deve permettere al lettore di entrare nella storia, ma non si può arrivare quasi a metà libro e non aver avuto ancora quel momento wow, per potersi godere la storia nella sua interezza. A parer mio è mancato questo momento, anche se quando è arrivato è stato piacevole proseguire la lettura.
L'aspetto più interessante è, a parer mio, l'ambientazione che richiama quell'aura orientale, che grida alla novità: non avevo mai letto un libro fantasy che si concentrasse sulla tradizione e cultura cinese. Questo elemento ha reso questo romanzo una vera e propria novità, che mi porta a dire che vale la pena leggerlo.
VOTO: 4/5
Avrei tanto voluto dare un voto pieno a questo romanzo e da un punto di vista della grafica e della scelta estetica fatta dalla casa editrice da cui nasce questo romanzo, lo meriterebbe, ma... c'è un ma! Questa lentezza della storia non mi permette di aggiungere quel punto in più. Peccato, avrei tanto voluto leggere questo romanzo in pochissimo tempo e amare la storia nel suo complesso... Joan He potevi fare di meglio!
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