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§REVIEW PARTY§ NOTTE SELVAGGIA di Jim Thompson

Buonasera miei cari lettori e benvenuti alla seconda parte del Review Party dedicato alle nuove edizioni di "I truffatori" e "Notte selvaggia" dell'autore Jim Thompson ed edito HarperCollins, che ringrazio per la copia digitale.

Un ringraziamento speciale va a Ylenia che mi ha concesso di partecipare a questo evento e avere così un approccio a questo autore e al suo stile di scrittura...

Se la volta scorsa vi ho parlato del libro "I truffatori", questa è la volta del secondo romanzo ovvero "Notte Selvaggia", che ha in comune con il primo questa nota noir che ha reso l'autore conosciuto e molto amato.


Titolo: Notte selvaggia

Autore: Jim Thompson

Editore: HarperCollins

Pagine: 181

Genere: Thriller/noir

TRAMA

In un perfetto e maligno gioco delle scatole cinesi, due donne di malaffare mandano in tilt le convinzioni dell'efficiente sicario chiamato a uccidere Jake Winroy, testimone scomodo in un processo imminente che rischia di mettere in crisi l’impero del male dell’Uomo. Ma far fuori qualcuno in una sonnolenta cittadina di provincia, facendolo sembrare un incidente, non è per niente facile.

Per riuscirci, Bigelow fa leva sul suo ascendente sul gentil sesso e circuisce Fay, la moglie della vittima, impresa non complicata dato che la donna attende da tempo la chance di farsi una nuova vita. Peccato che di mezzo ci sia Ruth, la ragazza delle pulizie di casa Winroy, alle cui avance spietate Carl non può che cedere. Colto fra due fuochi, Bigelow sente cedergli la terra sotto i piedi.

Le sue certezze si sgretolano e i dubbi lo tormentano: e se fosse stato l’Uomo a mettere tutti quegli ostacoli sulla sua strada per farlo vacillare e portarlo alla follia? È una caccia shakespeariana al proprio fantasma in cui Bigelow dovrà scegliere tra il diavolo che ha in sé e il demone occulto sotto cui si cela l’Uomo.


RECENSIONE:

leggere in poco tempo due libri dello stesso autore, permette al lettore di fare una comparazione tra i due romanzi e capire se questo "rapporto" autore-lettore, in via del tutto personale, può continuare o, nel peggiore dei casi, si interrompe con il suddetto romanzo. Jim Thompson mi avrà convinta, visto il mio essere titubante dopo la lettura de "I truffatori", o non fa proprio per me? Come sempre non vi resta che proseguire nella lettura per capire e, quindi, avere una risposta a questa domanda.


Carl Bigelow, apparente studente universitario, cerca casa e la sua occasione si presenta proprio presso l'abitazione di Jake Winroy, un ex carcerato in attesa di giudizio e ormai un pentito. Ma Carl non è ciò che tutti credono: dietro la sua aria da bravo ragazzo si nasconde un sicario mandato da colui che chiamano l'Uomo per uccidere proprio Jake... La strada per riuscire nella sua missione non è semplice e gli ostacoli sono dietro l'angolo. Riuscita Carl a portare a compimento il suo obiettivo?


Una serie di colpi di scena che portano ancora una volta a riconoscere la penna di Jim Thompson, che non delude mai. Adrenalinico, imprevedibile e con quella nota noir che abbiamo già visto con la precedente lettura e che tiene incollato il lettore fino alle ultime pagine.


Ancora una volta l'autore riesce con le sue abili parole a tracciare una storia che cattura il lettore e che lo porta lontano dalla realtà per poter entrare nella mente del protagonista, Carl. Egli, attraverso l'uso della prima persona, racconta ciò che accade, le sue intenzioni e il lettore non può non entrare in connessione con i suoi pensieri, con i meccanismi del suo cervello.


In realtà non è semplice parlare di questo romanzo in quanto ogni parola deve essere soppesata, al fine di evitare che vi sia qualunque tipo di spoiler che potrebbe in qualche modo rovinare la lettura da parte del destinatario del romanzo.


Ciò che mi ha un pò disturbato, diciamo così, è che l'autore parte a razzo con la narrazione e in un primo momento vi è un senso di disorientamento da parte del lettore: durante la lettura delle prime pagine non si conosce quasi il nome di colui che parla e si viene buttati in una storia che risulta già avviata. Questa è, a quanto mi è parso di capire, una prerogativa dell'autore, che già ne "I truffatori" catapulta il lettore in una storia senza che, in una fase iniziale, venga data alcuna informazione a questo.

Ammetto che questo è, per quanto mi riguarda, il punto dolente della narrazione di Thompson e che mi fa dire che il suo stile di scrittura e il suo modus operandi da un punto di vista narrativo non mi fa impazzire.


Sicuramente dopo aver superato questo stato confusionale, puramente iniziale, la storia è ben scritta e piena di colpi di scena che ti fanno proseguire nella lettura fino al suo epilogo: se mi fossi soffermata al mio sentirmi spaesata probabilmente non avrei continuato la lettura, ma sono contenta di essere andata avanti.


VOTO: 3/5


E ora vorrete sapere due cose: "lo consiglio?" e, ancora, "leggerai altro di questo autore?".


Per quanto riguarda il primo quesito, mi sento di rispondere si, lo consiglio a chi vuole vivere una storia viva, dinamica, senza troppi fronzoli e che vi lasci con il fiato sospeso. Molti miei "colleghi" hanno apprezzato davvero tanto questa lettura e questo mi porta a pensare che probabilmente il problema del "non lo rileggerei" non è imputabile al libro, ma sicuramente a me stessa come lettrice.

La lettura, come dico sempre, è soggettiva ma vi sono anche dei dati oggettivi che non si possono sottovalutare: la narrazione accattivante, logica ed esposta egregiamente e lo stile di scrittura dell'autore.


Leggerai altro di questo autore? In questo caso devo dare una risposta negativa. Ringrazio per l'opportunità data sia dalla casa editrice che da Ylenia, ma seguo le mie sensazioni e mi ritrovo a interrompere questo "rapporto" con Thompson, che merita di avere dei lettori migliori di me.

Non perdete le altre recensioni che potrete trovare nei vari blog sopra indicati...




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