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ROMULUS:IL SANGUE DELLA LUPA di Luca Azzolini

Buonasera miei lettori, come state? Vi capita spesso di sentire la necessità di leggere ma ahimè il tempo non ve lo permette, in quanto il lavoro, lo studio o altro vi impegna tutta la giornata? A me sta succedendo proprio in questi giorni, vorrei solo mettermi sotto le coperte con una tazza di cioccolata e godermi queste serate d'autunno, in compagnia di un buon libro. Questa sarebbe la mia serata ideale, ma in questi giorni lo studio per gli imminenti esami non me lo permette.... Sono però riuscita a ritagliarmi un pò di tempo per un romanzo uscito proprio oggi in libreria!!!


Se vi dico antica Roma, mitologia, sacrifici alle divinità e i due gemelli più famosi della storia, cosa vi viene in mente? Ve lo dico io: "ROMULUS: IL SANGUE DELLA LUPA" scritto dal talentoso Luca Azzolini ed edito HarperCollins.

Una storia che ci riporta indietro nel tempo, in un periodo storico misterioso ove la devozione alle divinità e il potere dei sovrani era in primo piano e condizionava la vita delle persone....

Prima di parlarvi di questo romanzo, primo di una trilogia, voglio dirvi che il 6 Novembre uscirà per Sky una serie tv intitolata "Romulus" che ripercorrerà la storia in 10 puntate la storia precedente alla nascita di quella che conosciamo con il nome di Roma.


Oltre a leggere questo romanzo sono molto curiosa di guardare questa serie tv che sicuramente risalterà i punti più importanti della narrazione di Luca Azzolini. Mi raccomando segnatevi questa data: 6 Novembre.


§ Ringrazio la casa editrice HarperCollins e in particolare Jennifer dell'ufficio stampa per questo omaggio §


Titolo: Romulus: Il sangue della lupa

Autore: Luca Azzolini

Editore: HarperCollins

Pagine: 331

Genere: Storico

TRAMA


Molti secoli fa, ottocento anni prima della nascita di Cristo, le Terre dei Trenta sono stremate da una lunga siccità. Il Lazio arde, i campi hanno smesso di dare frutti, e i villaggi mormorano. La colpa è soltanto di re Numitor. Il sovrano di Alba Longa e della Lega dei Trenta è un vecchio a cui gli Dei si rifiutano di parlare, sordi davanti a ogni sua supplica. Per questo è stato convocato d’urgenza un consiglio dei popoli albani. Se Numitor sarà dichiarato indegno di regnare, a succedergli dovranno essere i suoi giovani nipoti: due gemelli tanto diversi tra loro quanto legati da un affetto autentico e senza precedenti. Enitos, forte e impulsivo, appassionato, istintivo, e Yemos, riflessivo e cauto, ma capace di profonde intuizioni. Nonostante la giovane età, potrebbe essere giunto per loro il momento di salire al trono. Non sono però i soli ad attendere con trepidazione il giudizio degli Dei. Nel tempio abitato dalla Dea Vesta e dalle sue sacerdotesse, una di loro, la tormentata Ilia – figlia di Amulius, fratello minore di re Numitor – ha il cuore dilaniato da una profonda passione e da un terribile senso di colpa. Teme di essersi macchiata di un peccato che l’ha resa indegna agli occhi di Vesta. Mentre gli Dei giocano con le vite e i troni dei mortali, nella vicina Velia, un’altra delle trenta città della Lega Albana, un nuovo gruppo di giovani è pronto per affrontare i Lupercalia: sei mesi da trascorrere nei boschi, al termine dei quali o torneranno uomini, o non torneranno affatto. Tra loro c’è Wiros, un orfano gracile e solitario, che osserva con timore la selva in cui dovrà vivere. Pare sia infestata da una divinità crudele e selvaggia che è stata bandita da tutti gli altri Dei. Rumia, la Madre dei Lupi.


Trilogia Romulus:

- Il sangue della lupa

- La regina delle battaglie (novembre 2020)

- La città dei lupi (gennaio 2021)


RECENSIONE:

circa tre anni fa tra gli esami opzionali e quindi a libera scelta nella mia facoltà, ovvero Giurisprudenza, mi sono imbattuta nell'ardita scelta di un esame che rientrasse nella categoria dei romanistici: la mia scelta è ricaduta in Storia del diritto romano. Ricordo che l'esame andò bene e che mi face conoscere alcuni aspetti, prettamente giuridici, dell'età romana che risultavano oscuri alla mia conoscenza. Il materiale d'esame si avviava proprio nella data del 753 a.C. con la fondazione di Roma, ma mai avrei pensato di rincontrare quella data e leggere proprio un romanzo che trattasse questo periodo storico, che sicuramente risulta essere affascinante ma non il mio preferito... Come sarà stato ripercorrere la storia di Roma?


Wiros, ragazzo orfano e diverso da tutti i suoi coetanei, non sa come sia potuto accadere: ritrovarsi a essere parte dell'antico rito della Lupercalia non era una sua opzione. Ma ormai è stato scelto e il suo destino è ormai compiuto, solo lui e la sua forza possono metterlo in salvo da quello che lo attende: sei mesi nei boschi che lo costringeranno a far emergere un sé stesso che neanche lui conosceva e che potrebbe fare la differenza tra la vita e la morte.

Ilia, nipote di re Numitor e figlia dello spregevole Amulius, è stata costretta dal padre a vestire il ruolo di vestale, ovvero sacerdotessa presso il tempio della Dea Vesta. Ella, però, non ha il cuore libero e non è in grado di ricoprire a pieno il suo ruolo: il suo amore per Enos le impedisce di sacrificare la sua vita alla divinità.


Numitor, re dei Latini, è ormai stanco e non è più in grado di percepire il volere degli dei, ragion per cui decide di lasciare il trono ai suoi nipoti: Enitos e Yemos, gemelli seppur diversi tra loro, saranno in grado di prendere il suo posto o non saranno all'altezza? Quale destino incomberà sui due giovani ragazzi? La fondazione di Roma è ormai vicina....


Devo dire che Luca Azzolini, autore di libri per ragazzi, è riuscito attraverso questo primo libro della trilogia di Romulus a debuttare in modo eccelso anche nel genere per adulti e a ricreare, oserei dire perfettamente, quella che era la condizione della Roma arcaica, quel luogo che ancora non aveva il nome di Roma e che si divideva in varie terre che avevano al loro capo un sovrano che andava a costituire, insieme agli altri re, la cosiddetta Lega dei Trenta.

Molto spesso ci si concentra esclusivamente sulla fondazione di Roma e, soprattutto a scuola, abbiamo sentito parlare di Romolo e Remo, del mito della Lupa ecc... tutte cose trite e ritrite: ma che cosa accadde prima? Quale è la fase precedente e come si arriva alla fondazione di quella che oggi conosciamo come la città eterna? L'autore fa riemergere quella che è la storia e lo fa attraverso il divario tra sovrano e divinità, tra storia e romanzo. Perché è importante ricordare che questo è un romanzo e che la storia raccontata, come i personaggi, è in bilico tra l'autenticità e la fantasia.


L'autore riesce a collegare i quattro personaggi principali e a renderli a loro modo tutti protagonisti: notiamo, infatti, che i vari capitoli raccontano in alternanza la storia e le vicissitudini che vengono vissute dai quattro giovani. La loro descrizione, in alcuni casi più marcata rispetto ad altri, ci permette di conoscere i giovani nella loro totalità e comprendere il motivo per cui il destino li ha condotti verso quella strada.

Sicuramente nei successivi romanzi riusciremo a scoprire tanto altro di questi personaggi che fino a questo momento sono stati centrali nella storia.


Con la lettura di questo romanzo sono stata catapultata nel Lazio dell' VIII secolo a.C., in una terra gravata da una lunga siccità ove gli dei non arrivano in soccorso agli uomini e alle loro preghiere. Un'altro aspetto che ho ritenuto affascinante è quel richiamo al mito proprio dell'età romana, ove gli uomini, indipendentemente dal loro ceto sociale, si affidavano e invocavano le divinità, fino a compiere sacrifici dinanzi a loro. Questo richiamo al mito ha determinato nella narrazione, che alcuni rituali venissero descritti nei minimi dettagli e quindi anche con una componente cruenta, che spesso ha reso difficile la lettura.


Lo stile di scrittura dell'autore è scorrevole e per niente noioso: alcune volte durante la lettura di un romanzo storico vi può essere una sensazione di insofferenza verso ciò che si sta leggendo, ma non è questo il caso. La storia è dinamica e le vicissitudini che vengono raccontate, accompagnate anche da dialoghi, porta il lettore a vivere questa lettura più come un romanzo, rispetto a una narrazione storica.

La mia speranza è che questa trilogia possa continuare con lo stesso ritmo e che non presenti dei momenti di stallo, ove il lettore si ritrovi ad avere delle difficoltà durante la lettura: per questo dovremo attendere l'uscita del secondo libro.


VOTO: 4/5


Consiglio questo romanzo a tutti coloro che amano la storia di Roma e in generale i romanzi storici: io ho riscoperto la bellezza di avventurarmi in un'altra era e in un luogo lontano dalla mia casa. Non vedo l'ora di leggere il seguito e di scoprire che cosa accadrà e come l'autore riuscirà a proseguire in questa storia tra mito e azione.








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