Buonasera miei lettori! Quanto mi mancava questo saluto e quanto mi siete mancati tutti voi! Sono tornata dopo quasi un mese di assenza, ma conciliare lo studio con l'attività di blogger non è stata per niente semplice, per non dire impossibile.... Questo non significa che io non abbia fatto delle letture! Sono state decisamente di meno, ma alcune sono andate a buon fine...
Oggi voglio proprio parlarvi di una lettura che ho fatto alcune settimane fa e che volevo intraprendere da tantissimo tempo. In realtà non si tratta di un solo libro, ma una serie di romanzi che vedono come protagonista Alice Allevi, resa famosa dalla talentosa Alessandra Mastroianni, che alcuni anni fa ha indossato il camice da medico legale e ha deliziato tutti i telespettatori.
Di quale serie di romanzi parlo? Sono sicura che avrai sentito parlare di "L'allieva" scritto da Alessia Gazzola e pubblicato da Longanesi.
Titolo: Sindrome da cuore in sospeso
Autore: Alessia Gazzola
Editore: Longanesi
Pagine: 190
Genere: giallo
TRAMA
Alice Allevi ha un grosso problema. Si è appena resa conto di non voler più diventare un medico, ma non ha il coraggio di confessarlo a nessuno, e non sa cosa fare del suo futuro. Ma siccome la vita è sorprendente, sarà l'omicidio di una persona vicina alla sua famiglia a far scoprire ad Alice la sua vocazione: la medicina legale. Forse c'entra il suo intuito, che la induce a ficcanasare dove non dovrebbe, mettendo a rischio le indagini. Forse c'entra l'arrivo della sua nuova coinquilina Yukino, una studentessa giapponese che parla come un cartone animato e che stravolge le abitudini, non solo culinarie, di Alice. Forse c'entra nonna Amalia che, con saggezza mista a battute fulminanti, sa come districarsi fra i pettegolezzi di paese. Una cosa è certa: Alice non lo ammetterebbe mai, ma se sceglierà quella specializzazione, è soprattutto per rivedere Claudio Conforti, il giovane medico legale che ha conosciuto durante il sopralluogo. Vestito in maniera impeccabile, sorriso affilato come un bisturi, occhi travolgenti. Arrogante, sprezzante e... irresistibile.
RECENSIONE:
quando sento il termine "prequel" o, peggio ancora, "sequel", subentra in me quella paura, misto terrore, che l'autore abbia voluto in qualche modo storpiare, scusate il termine ma un sinonimo non renderebbe, quanto fatto sino a quel momento. Alcune volte mi ricredo e riconosco l'ottimo lavoro fatto dallo scrittore, altre volte, invece, sento l'eco del famoso detto "il troppo storpia". In questo caso ci sarà un applauso o il disappunto la farà da padrone? Scopriamolo insieme...
Alice Allevi non sa proprio quale strada prendere nel campo della medicina: è ormai giunta alla conclusione del suo percorso di studi e attende inesorabilmente un segnale, che le indichi un percorso adatto alle sue capacità. La risposta alla sua domanda disperata le si presenta quando la badante di sua nonna, Tamara viene ritrovata morta, riversa sul pavimento con un foro di proiettile al centro del cranio. Chi l'ha uccisa e perché?
Alice, affiancata dal facoltoso e, soprattutto, affascinante dottor Claudio Conforti, medico legale, riuscirà a ricostruire le ultime ore di vita della giovane Tamara, fino a scoprire cosa realmente è accaduto.
Piccola premessa, che mi sembra doverosa: quando si parla di questo libro è giusto chiarire che è stato pubblicato come prequel del primo libro intitolato "L'allieva" e che coincide, da un punto di vista della pubblicazione, come terzo libro. Siccome, però, come giustamente detto dalla stessa autrice siamo dinanzi a un prequel, quindi un ritorno al passato, mi sono sentita in dovere di leggere prima questo libro, che dire breve è un eufemismo: 190 pagine, caratteri grandi e un impaginazione che lascia veramente desiderare.
Altra premessa, in questo caso fatta dall'autrice: è stato scritto in 2 mesi e, aggiungerei, si vede... Ma andiamo con ordine!
Alessia Gazzola conoscerti con questo libro, o meglio libriccino, non è stato proprio un grande inizio! No, no e, ancora, no... Non ci siamo!
Ammetto di aver visto tutta la serie con la bravissima Alessandra Mastroianni e Lino Guanciale e di aver fatto alcuni confronti durante la lettura, ma i problemi di questo prequel vanno oltre la comparazione con la serie tv.
Iniziamo, come sempre, dalla narrazione: sin dal principio ho trovato degli aspetti confusionari nel racconto e mi sono più volte domandata in quale genere letterario dovrebbe rientrare questo romanzo. Perché se si vuole parlare di giallo, siamo ben lontani... Non sono un'esperta del genere, ma non ci vuole Sherlock Holmes per capire che questo libriccino non può essere catalogato come giallo o qualcosa che si possa minimamente avvicinare a questo genere!
Sono arrabbiata, profondamente arrabbiata...
Spostandoci nella sezione "dialoghi" possiamo notare una profonda banalità, per non parlare di quante ripetizioni ci sono, come la frase "bella di nonna" detta dalla signora Amalia, nonna di Alice, che se sento ancora, chiudo il libro! Sarà stata ripetuta almeno una quindicina di volte...
Per il resto la narrazione è in alcuni momenti priva di filo logico, come già detto, confusionaria e, oserei dire, che meno male che per la serie tv è stato modificato qualche dettaglio, che ha reso la storia più verosimile.
Il ruolo del medico legale lo rivedrei se fossi nell'autrice: essendo lei stessa un medico legale mi sorprende che non abbia pensato di articolare meglio questa professione, a parer mio molto affascinante. Il ruolo della detective, che viene fatto emergere in modo marcato nella serie tv, qui non è altro che un ficcanasare sulle cose altrui, violando una serie di leggi sulla privacy che meglio se sto zitta! Fondamentalmente ciò che emerge è che nonna e nipote sono un pó le gossipare del paese!
Per quanto riguarda i personaggi, che vi devo dire? Alice Allevi sostanzialmente è un ragazza che studia ma non si applica: questa è la frase che secondo me la rappresenta maggiormente. Anche in questo caso mi sento di dire che la Gazzola ha toppato alla grande: se scrivi un libro, chiamato prequel, per poter tornare indietro e raccontare come la protagonista è arrivata agli eventi del primo libro, almeno dedica una pagina in più per concederle un minimo di descrizione. Invece, niente! Meno male che ci ha pensato la Mastroianni a rendere, nella serie tv, questa ragazza si distratta e pasticciona, ma almeno bella...
Claudio Conforti, il bello e dannato, l'uomo inarrivabile, mi sembra solo un uomo come un altro...potrebbe essere, addirittura, uno dei miei professori dell'università.
Diciamocela tutta, nessun personaggio è degno in questo romanzo di essere preso in considerazione! Ripongo tutte le mie speranze negli altri libri... E che Dio ce la mandi buona!
Vi aspettate un ambientazione? Lasciamo perdere! Se in 190 pagine manca una narrazione, una descrizione dei personaggi, l'ambientazione è qualcosa che non vedrete in questo libro.
Passiamo oltre, per arrivare allo stile di scrittura dell'autrice. In questo caso mi sento di esprimere un mio desiderio personale: spero che questo libro, sia per narrazione che per stile di scrittura, sia solo un piccolo intoppo... Ho quasi concluso tutta la serie di libri, in merito al mio amore per la serie tv, e aver speso male i miei soldi mi farebbe rimpiangere di aver iniziato questa collezione. Ragion per cui, mi auguro che questo sia solo un piccolo scivolone dell'autrice.
Anche da un punto di vista della scrittura mi dispiace dire che il libro si legge velocemente solo perché è scritto in grande e molto breve, ma la noia è dietro l'angolo.
Vi domanderete: ma cosa salvi di questo libro? Assolutamente niente! Ecco perché ripongo grandi speranze in tutti gli altri e che spero solo che questo sia stato un libro scritto quasi per hobby, senza nessuna pretesa.
Due mesi per scrivere questo libro? Non sono una scrittrice, non mi metto assolutamente a livello di chi scrive, ma in due mesi l'autrice avrebbe potuto fare ben altro!
Altra precisazione in merito a un episodio raccontato all'interno del romanzo e che sinceramente mi ha fatto non arrabbiare, ma di più: è quello dove il professore durante un esame, ove l'assenza di testimoni è palese, le regala un 30 per mancanza di voglia nel procedere con l'interrogazione, mai iniziata. Alessia Gazzola, una domanda: che università hai fatto? La stessa di Fedez e J-ax che comprano gli esami all'università, della celebre canzone estiva? Ma dai... Questo significa scrivere delle cavolate che non aiutano sicuramente il libro a renderlo più verosimile!
VOTO: ⭐⭐/5
Acquistare questo libro, spendere 12 euro e poi ritrovarsi con la voglia di lanciarlo dalla finestra (peccato che abito in casa singola e senza piani) non è stato piacevole... Dovrò aprire una pagina dove sconsiglio la lettura dei libri? Questo è il secondo dall'inizio dell'anno... Andiamo bene!
Non leggetelo, non acquistatelo, ma dimenticate che questo libro sia mai esistito! Non è un consiglio, ma un avvertimento...
Ripongo, tanta ma tanta fiducia nel prossimo libro..
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