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#unadonnaperamica: ANGELA L.

Buonasera miei cari lettori, sono super emozionata perché oggi ritorno con una rubrica che, come sapete, è tra le mie preferite: #unadonnaperamica.

Sono trascorse settimane da quando vi ho parlato della lunga lotta vissuta con grande coraggio da Malala Yousafzai; oggi voglio parlarvi di una giovane donna che il dolore e la rabbia li ha visti arrivare da un giorno all'altro, a sua insaputa.


Questa donna ha un nome ed è: Angela Lucanto; inconsapevolmente alla fine degli anni '90 del secolo scorso è stata protagonista di un processo che ha ingiustamente influenzato il suo futuro, rendendola una "bambina rapita dalla giustizia".

NOME: ANGELA

COGNOME: LUCANTO

DATA DI NASCITA: 24 Dicembre 1988

LUOGO DI NASCITA: Masate


SEGNI PARTICOLARI: il 24 Novembre 1995 è stata prelevata dalla scuola elementare da lei frequentata da un'assistente sociale e da due carabinieri.

Riabbraccerà i suoi genitori solo dopo 11 anni, il 14 Maggio 2006.


Angela è una bambina come le altre, vive un' infanzia serena e la sua famiglia, composta da mamma Raffaella, papà Salvatore e da suo fratello Francesco, più grande di lei di alcuni anni, la ama incondizionatamente.

La loro vita procede e viene determinata da momenti felici dettati dalla gioia e dall'amore che accomuna, quasi sempre, l'ambito familiare.


Totalmente ignari di ciò che sta per accadere, nell'estate del 1994 la cugina di Angela muove delle accuse pesanti nei confronti di suo zio, Salvatore, sostenendo che abbia abusato di lei e di sua figlia; questo determinerà delle conseguenze irrimediabili nella vita della famiglia Lucanto.

Dopo che la piccola Angela verrà allontanata dalla sua famiglia, il padre sarà parte di un processo che solo nel Dicembre 1999 darà un esito definitivo: la sentenza determinerà l'assoluzione "perché il fatto non sussiste".


Questo, però, non risolve il problema principale, quello che preme i genitori di Angela: perché la figlia non può tornare a casa? Il Tribunale dei Minori conferma l'adottabilità di Angela: non si torna più indietro.


Perché ho scelto di dedicare questa rubrica ad Angela? Sono del parere che sia doveroso rendere omaggio al coraggio di questa bambina che è dovuta diventare troppo velocemente una donna responsabile che ha lottato per poter riabbracciare la sua famiglia.

Tutta l'infanzia di Angela è stata dettata dalla rabbia per essere stata allontanata dalla sua famiglia, dall'assenza di amore insito nell'orfanotrofio, il senso di estraneità vissuto all'interno della sua famiglia adottiva.


Angela, all'interno del libro scritto in collaborazione con Caterina Guarnieri e Maurizio Tortorella, racconta tutto il suo percorso, iniziato il giorno in cui viene allontanata dalla sua casa e concluso con il suo lieto fine: l'abbraccio alla sua famiglia, quella che non l'ha mai dimenticata né abbandonata.

Una bambina vittima di un'ingiustizia che ha lottato per non dimenticare la sua mamma e il suo papà, che ha combattuto contro coloro che volevano denigrare e ostacolare l'amore della sua famiglia.


Le parole che la rappresentano sono:

- FAMIGLIA

- ERRORE GIUDIZIARIO

- TEMPO


FAMIGLIA: non solo Angela, seppur bambina, ha lottato per poter riabbracciare la sua famiglia; ma al contempo, anche se lei era ignara di tutto e non percepiva nessuna notizia inerente i suoi parenti, anche la mamma e il papà stavano affrontando una lunga lotta che potesse garantirgli di ricongiungersi con la loro piccola bambina. Una lotta durata 11 anni.


ERRORE GIUDIZIARIO: seppur rari, in Italia si possono contare non pochi errori giudiziari, tra questi vi è quello che riguarda il "caso Lucanto". Lo Stato Italiano è stato condannato dalla Corte europea dei diritti dell'uomo a risarcire l'intera famiglia Lucanto, compresa Angela, al risarcimento per danni morali.

Ma chi li risarcirà per il tempo perduto?


TEMPO: chi ridarà indietro il tempo perduto alla famiglia Lucanto? Nessuno! Il tempo non può essere oggetto di risarcimento... Eppure 11 anni non sono pochi. Un lungo periodo di tempo che ha determinato non poche conseguenze, soprattutto a livello psicologico.

Ma soprattutto: chi restituirà l'infanzia spensierata ad Angela?


Una bambina che è stato oggetto di un "rapimento legale", allontanata dalla sua famiglia per una colpa che non ha un colpevole.


Vi consiglio la lettura del libri "Rapita dalla Giustizia" ove Angela ha potuto raccontare la sua vita e tutti i sentimenti provati in quel periodo di tempo lontana dalla sua casa, dalle persone che la amano.


"Rapita dalla giustizia" Angela L., Caterina Guarnieri e Maurizio Tortorella, edito Rizzoli: link d'acquisto


"Ci abbracciammo forte, esattamente come avevo sognato di fare fin da quando le ero stata strappata con la forza. Fu in quel momento che sentii il profumo della mia mamma, la riconobbi attraverso quella sensazione calda".

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