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#unadonnaperamica: MALALA YOUSAFZAI

Aggiornamento: 11 giu 2020

Buonasera lettori, benvenuti a un nuovo appuntamento con la mia rubrica #unadonnaperamica.

Oggi voglio partire da una domanda: "E se non potessi più andare a scuola?"; vi è mai capitato, soprattutto in questo periodo, di pensare a quanto sia fondamentale oggi giorno l'istruzione e quanto questa venga data per scontata?

Io me lo sono chiesto soprattutto dopo aver intrapreso la lettura di "IO SONO MALALA" scritto da Malala Yousafzai, giovane attivista che ha lottato e lotta ancora oggi per garantire l'istruzione, soprattutto femminile, nei paesi orientali.


Ancora oggi, in Oriente, viene considerato quasi innaturale che una donna sia istruita, che una donna possa sedere nei banchi di scuola e ricevere un'adeguata istruzione, che le permetta di realizzarsi professionalmente e quindi di entrare nel mercato del lavoro. Addirittura dagli estremisti questo viene considerato un comportamento contrario alle parole del Corano e quindi che l'istruzione possa in qualche modo "offendere" Dio e rendere una donna istruita una cattiva religiosa.


Ma domandiamoci: "e se l'istruzione di una donna nei paesi dell'Oriente fosse mero terrore da parte di un uomo prevaricatore, incapace di riconoscere delle qualità superiori in una donna rispetto a quelle stimate?". La mia risposta è proprio questa: non c'entra niente la religione, le parole di Dio ecc... il problema è che una donna istruita è una donna che sa ragionare, una figura scomoda.

La conoscenza è un'arma più pericolosa rispetto a quelle utilizzate in guerra; ma soprattutto il sapere non si può controllare, è disobbedienza allo stato puro.


Di questo si fa portatrice Malala Yousafzai, giovane donna che ha lottato e continua a lottare per garantire l'istruzione delle donne in Oriente.

Non si parla di una figura del passato, vorremmo che fosse così perché significherebbe che si è già fatto un passo avanti verso il progresso, ma di una donna dei giorni odierni: ora ve la presento.

NOME: MALALA

COGNOME: YOUSAFZAI

DATA DI NASCITA: 12 Luglio 1997

LUOGO DI NASCITA: Mingora, Pakistan

RESIDENZA: Regno Unito


SEGNI PARTICOLARI: vincitrice del Premio Nobel per la Pace


Attivista che ha rischiato la sua vita per portare avanti una lotta che garantisca la libertà e l'istruzione delle donne.


"A tutte le ragazze che hanno affrontato l'ingiustizia e sono state zittite. Insieme saremo ascoltate"

Malala Yousafzai


Giovane, ma al contempo tradizionalista e legata alla sua famiglia, Malala rappresenta oggi, forse più di ieri, la speranza di cambiamento.

La sua missione è ben chiara a tutti: nessuna donna dovrà essere privata della sua libertà e nessuno potrà decidere di escludere dall'ambito scolastico le ragazze, che come lei, hanno la volontà di crearsi un proprio bagaglio culturale.


Nel suo libro "Io sono Malala. La mia battaglia per la libertà e l'istruzione delle donne", romanzo autobiografico, Malala descrive non solo la sua vita, ma anche la condizione in cui verte il suo Paese, un piccolo villaggio del Pakistan che prende il nome di Swat.

Un villaggio che lei stessa non rivedrà più, perché questo vorrebbe dire mettere in pericolo la sua vita e quella della sua famiglia, nonché della sua gente.


Le parole che la rappresentano sono 3:

- FAMIGLIA;

- LIBERTA';

- SOPRAVVIVENZA;


FAMIGLIA: Malala si definisce fortunata a essere nata in una famiglia che noi occidentali definiremmo normale, al limite dello scontato. Sua madre e, con maggiore convinzione, suo padre hanno lasciato liberi i propri figli di scegliere come vivere, come gestire le loro giornate, compreso il fattore "istruzione".


LIBERTA': è il punto fondamentale della sua esistenza, qualcosa a cui non può rinunciare. Malala ha scelto di studiare, di avere possibilità diverse da quelle a cui sono destinate la maggior parte delle ragazze che vivono in Pakistan o in altri paesi dell'Oriente. Malala ha avuto la libertà di scegliere.


SOPRAVVIVENZA: Malala è una guerriera ma al contempo è una sopravvissuta.

"Valle dello Swat, Pakistan. 9 Ottobre 2012, ore 12. La scuola è finita, e Malala insieme alle sue compagne è sul vecchio bus che la riporta a casa. All'improvviso un uomo sale a bordo e spara tre proiettili, colpendola in pieno volto e lasciandola in fin di vita"

Oggi Malala è viva, risiede nel Regno Unito e probabilmente, come già detto non farà ritorno a casa, ma non ha perso di vista il suo obiettivo: essere libera e istruita.


Voglio consigliarvi la lettura del suo libro, che vi permetterà di conoscere non solo Malala, ma anche di capirne la determinazione e il grande coraggio di una ragazza di appena 23 anni.


"Io sono Malala" di Malala Yousafzai edito Garzanti: link di acquisto


Inoltre vi consiglio anche la visione di questo film ove viene raccontata la storia di Malala attraverso le proprie parole e quelle delle persone a lei care.





Vi lascio con un pensiero miei lettori: ogni qualvolta non avrete voglia di studiare, di andare a scuola, di affiancare i vostri figli durante i compiti pensate a tutte quelle bambine che ancora oggi, nel 2020, si vedono private di un loro diritto e di una loro libertà: l'istruzione.






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