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#undolcelunedi di martedì: IL MUSEO DELLE PROMESSE INFRANTE

Buonasera lettori, eh si oggi vi propongo il post che avrei dovuto pubblicare ieri con l'hashtag #undolcelunedi: non sempre si riesce a concludere il libro nella data prefissata e purtroppo io sono sempre una che tende a procrastinare. Infatti domenica invece di leggere mi sono fissata con un programma super trash (si anche io ogni tanto mi concedo del sano trash) su Netflix e il risultato è stato questo: niente post lunedì...

Conto nel vostro perdono e spero che questo post vi piaccia ;)


Questa settimana voglio proporvi una lettura che vede come protagonista un libro che è uscito da poco in casa Editrice Nord e che ho acquistato incuriosita dalle recensioni non troppo positive; sinceramente io mi lascio trasportare dalle sensazioni e la maggior parte delle volte non sbagliano... ma prima di farvi scoprire cosa penso di questo libro, vi lascio con quelle che sono le informazioni generali.


Titolo: Il museo delle promesse infrante

Autore: Elizabeth Buchan

Editore: Nord editore

Genere: Narrativa

Pagine: 387

Link d'acquisto: clicca qui

TRAMA:

Esiste un museo, a Parigi, dove non sono custoditi né quadri né statue. In questo museo si conservano emozioni: ogni oggetto - un vecchio telefono, una scarpetta bianca, un biglietto del treno - è infatti il segno concreto di un amore perduto, di una fiducia svanita, di una perdita. Cimeli donati da chi vorrebbe liberarsi dei rimorsi e andare avanti. Come la curatrice, Laure, che ha creato il Museo delle Promesse Infrante per conservare il suo ricordo più doloroso: quello della notte in cui ha dovuto dire addio al suo vero amore. Quando Laure lascia la Francia e arriva a Praga, nell'estate del 1986, ha l'impressione di essere stata catapultata in un mondo in cui i colori sono meno vivaci, le voci meno squillanti, le risate meno sincere. Poi capisce: lì, la gente è stata costretta a dimenticare cosa sia la libertà. Eppure qualcuno non si rassegna. Come l'affascinante Tomas, incontrato per caso a uno spettacolo di marionette. Per lui, Laure è pronta a mentire, lottare, tradire. Ma ancora non sa di cosa è capace il regime, né fin dove lei dovrà spingersi per salvarsi la vita. Laure si è pentita amaramente della scelta che ha dovuto compiere tanti anni prima ed è convinta che non avrà mai l'occasione per sistemare le cose. Eppure ben presto scoprirà che il Museo delle Promesse Infrante è un luogo in cui le storie prendono nuovo slancio, spiccano il volo verso mete inaspettate. E magari ricuciono i fili strappati dal destino. Come quelli che la legano a un uomo che aspetta solo un cenno per mantenere la sua promessa...


RECENSIONE:

quando ho visto per la prima volta questo libro tra i vari profili Instagram ho subito pensato che avesse, almeno secondo il mio gusto personale, due fattori interessanti: la copertina molto particolare e addirittura del mio colore preferito e un titolo che potesse attirare la mia attenzione.

L'ho acquistato e devo dire che dopo la lettura la copertina e il titolo sono due elementi secondari, perché dietro questo libro ci sono altrettanti aspetti interessanti.


Parigi. Laure, donna in carriera, gestisce un museo che nella città dell'amore attrae molteplici visitatori: il Museo delle promesse infrante. Il museo racchiude oggetti che rappresentano, per chi ne fa dono, una serie di promesse che non sono state mantenute, promesse che racchiudono un dolore, una speranza ormai disillusa.

All'interno del museo la stessa curatrice ha inserito un oggetto che rappresenta la sua promessa infranta, quella che anni addietro ha portato in lei l'amore chiamato Tomas.


Praga, 1986. Laure è una giovane ventenne piena di sogni e in balia di un nuovo Paese che non conosce e dove si sente una straniera. Tra le strade di una città in preda alle restrizioni incontra Tomas, giovane e incline alla ribellione... Questo giovane amore sarà destinato a un lieto fine o la libertà è un lusso che in pochi si possono permettere?


Due contesti diversi in due periodi storici differenti: Parigi, oggi, Praga nel 1986; queste due città lontane tra loro fanno da cornice a questa storia colma di sentimenti contrastanti tra loro.


Dopo la lettura di questo romanzo, ma anche durante la stessa, ho trovato molto interessante la narrazione, fresca e assolutamente innovativa. Ho apprezzato che l'autrice abbia voluto inserire degli elementi assolutamente inediti e li abbia affiancati alla conoscenza storica, raccontando una parte di storia ignota a molti.


In merito allo stile di scrittura dell'autrice ho riscontrato dei momenti in cui la narrazione è scorrevole, mentre in altri un pò più lenta e quindi, almeno secondo il mio parere, un pò meno coinvolgente.


La storia è interessante e il connubio tra presente e passato è lineare e assolutamente ideale al fine di suscitare un particolare trasporto nei confronti del lettore. Una narrazione che porta a riflettere e soprattutto a comprendere che dinanzi all'introversione delle persone c'è sempre un dolore, una perdita, una mancanza che è scaturita dal passato.


I personaggi vengono descritti dalla Buchan in modo frettoloso ma al contempo si comprende l'intenzione della stessa autrice di non perdersi in troppi particolari forse insignificanti: ciò che è importante è la storia raccontata.


VOTO: 3,5/5


E' un romanzo che merita di essere letto perché diverso da altri e capace di far vivere al lettore un momento storico ove la libertà di pensiero e di parola non sono da considerare banali.

Una lettura interessante che induce a domandarsi: "qual è la mia promessa infranta?"


Come sempre questa rubrica accompagna una dolce sorpresa: questa settimana CREME CARAMEL, un dolce semplice, forse non tra i miei preferiti ma sicuramente un salva cena, ovvero adatto a quei momenti in cui avete degli ospiti inaspettati e volete servire loro un dolce super goloso.


Mi scuso con voi ma questa ricetta non ho ancora avuto modo di inserirla nel mio ricettario quindi vi lascio il link che vi porterà direttamente alla ricetta di giallo zafferano (cliccate qui).


Consiglio: attenzione alla cottura del caramello, se lasciato troppo nel fornello rischia di essere troppo scuro...

Per il resto date spazio alla fantasia e affondate il cucchiaio nel vostro creme caramel...




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