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#undolcelunedi in ritardo: IL PICCOLO PRINCIPE

Buonasera miei lettori, no non sono sparita, ma semplicemente sono stata risucchiata da un esame che ho dato proprio ieri e di cui attendo ancora il risultato. Mi fate un in bocca al lupo? Spero che vada bene, anche perché è una materia che non mi piace particolarmente e che potrebbe rendermi molto più tranquilla. Ma come sapete, anche se mi piace pensare di potervi parlare anche della mia vita al di fuori dei libri, oggi non voglio tediarvi con formule, grafici e ciò che riguarda questa materia, ovvero economia politica.


Mi piacerebbe che voi tutti, in questo momento, chiudeste gli occhi e immaginaste un bambino, protagonista di un famosissimo classico per ragazzi, con i capelli color oro e che proviene da un asteroide lontano da noi. Avete capito di chi parlo? Chiamato in lingua originale le Petite Prince e conosciuto, qui in Italia, come "IL PICCOLO PRINCIPE", scritto da Antoine de Saint-Exupéry ed edito da Giunti.


Sapete che non solo solita parlare di libri che rientrano nella categoria "per ragazzi", ma questo libro, letto per la prima volta anni fa, non è un libro che può essere catalogato in una fascia d'età: questo libro deve essere letto da grandi e piccini e l'unica cosa da fare è aprire il proprio cuore.


Titolo: Il Piccolo Principe

Autore: Antoine de Saint-Exupéry

Editore: Giunti

Pagine: 122

Genere: classico per ragazzi

TRAMA


Nato da esperienze autobiografiche (un incidente aereo che costrinse l'autore a un atterraggio di fortuna nel Sahara), Il piccolo principe uscì negli Stati Uniti nel 1943 e, postumo, in Francia nel 1946. La vicenda del piccolo, delicato personaggio piovuto sul nostro pianeta e desideroso di tornare dalla sua amata rosa dopo avere appreso - e insegnato a milioni di lettori nel mondo - che "l'essenziale è invisibile agli occhi" è un fenomeno editoriale globale, un bestseller assoluto nel quale testo e immagini (i celebri disegni dell'autore, parte integrante dell'opera) si fondono in un capolavoro di saggezza e poesia.


RECENSIONE:

ho ricevuto questo libro in regalo nel lontano, o forse non così tanto, 2016 e mi è stato donato da una persona che per anni è stata una delle mie più care amiche, la mia confidente. Oggi questa persona non è più nella mia vita, ma ricordo con estrema nostalgia quel periodo e sarebbe facile per me, come quando si è delusi da qualcuno, dire che ho un brutto ricordo, ma non è così. Questa persona è stata parte della mia vita: non sempre, però, le persone sono pronte ad accompagnarti nel percorso di vita, così ci siamo allontanate, ma il ricordo rimarrà per sempre.

Ciò che mi dispiace è che questo libro, conosciuto da tantissimi, insegna a guardare con il cuore, a ricordare che "l'essenziale è invisibile agli occhi", ma troppo spesso, noi grandi, lo dimentichiamo e la mia amica non ha fatto un eccezione...


Antoine de Saint-Exupéry ha solo sette anni quando, dinanzi allo sfogo della sua fantasia mediante un disegno, si rende conto di quanto è difficile far comunicare i bambini e i grandi, e quanto questi ultimi non riescono a vedere attraverso gli occhi della giovane età. Così abbandona le sue aspirazioni artistiche e cresce...

È solo dopo anni, dopo essere diventato un aviatore, che incontra qualcuno che riesce a vedere nel suo disegno ciò che veramente rappresenta; questo qualcuno è il Piccolo Principe... Da questo momento in poi Antoine de Saint-Exupéry racconta un viaggio fatto nel mondo del Piccolo Principe, un mondo fatto di magia e grandi valori.


Fatevi cullare dalla dolcezza del piccolo principe e perdetevi nel suo mondo, l'asteroide B612, e nel lungo viaggio che lo attende per tornare a casa. Conoscerete bizzarri personaggi, una volpe che vuole essere addomesticata e un bambino dai capelli color oro che non ha mai smesso di porsi delle domande...


Ho sempre pensato che questo breve libro racchiudesse al suo interno un immenso scrigno di valori, che ci portano a riflettere come diventare grandi non sia poi così bello. Lo scrittore ci pone dinanzi a quello che è il divario tra fanciullezza ed età adulta e come questa determini un carico di responsabilità tale, che talvolta si dimenticano le cose semplici che, invece, sono una costante nella vita dei bambini. Diventare grandi significa perdere qualcosa, che solo attraverso il ricordo di chi si è stati può riemergere.


L'autore riesce, attraverso dolci parole, a farci conoscere questa bizzarra figura, il piccolo principe, che altro non è che la proiezione di ciò che siamo stati e di ciò che ci ha portato ad essere oggi degli adulti. Egli riesce a far riemergere quelle che sono delle semplici domande sull'esistenza e come molte volte si dia importanza a determinate cose, tralasciando ciò che, agli occhi dei grandi, risulta banale, scontato. L'insegnamento più importante che questo bambino dai capelli color oro ci dà è che bisogna guardare il mondo con gli occhi dell'innocenza, porsi domande su domande e non dare per scontata la risposta.


Quello creato da Antoine de Saint-Exupéry è un piccolo capolavoro, che apre le porte alla fantasia, con un pizzico di poesia, con l'aggiunta di un elemento artistico: il disegno. Tutte le edizioni di questo libro sono arricchite da semplici illustrazioni creato dallo stesso autore: un modo, mi viene da pensare, di rendere l'incontro con il piccolo principe ancora più reale. Questa nota artistica rende questo libro ancora più speciale e riesce a coinvolgere il lettore nella storia raccontata e, in particolare, della sua immensa capacità di comunicare sentimenti veri e autentici.


VOTO: 5/5


Non vi è persona al mondo che almeno una volta nella vita non legga questo libro. Tutti coloro che non l'hanno letto (socia parlo anche di te), dovrebbero rimediare, in quanto questa storia non parla semplicemente di un aviatore e del suo piccolo amico, ma in fondo narra di tutti noi.

Ho sempre pensato che il Piccolo Principe è nascosto in ognuno di noi, a volte riemerge, mentre in altra occasioni si nasconde nel suo piccolo pianeta, lontano da noi. Io spero che ognuno di noi, soprattutto visto i tempi in cui stiamo vivendo, si ricordi di guardare un pò più con il cuore e meno con gli occhi...


Ma oggi, non posso dire come tutti i lunedì in quanto siamo a mercoledì, una dolce sorpresa vi attende e proviene direttamente dalla cucina di Benedetta Rossi, o meglio conosciuta sul web come Fatto in casa da Benedetta.

Come sempre vi lascio il link della ricetta qui sotto e oggi, perché non l'ho ancora svelato, prepariamo insieme dei buonissimi e golosissimi BISCOTTI MORBIDI ALL'ARANCIA.


LINK RICETTA: clicca qui

CONSIGLI


- non amate le gocce di cioccolato? Non c'è problema! Potete sostituirle con del cioccolato fondente o al latte, tagliato grossolanamente e aggiunto all'impasto. Io personalmente non amo le gocce di cioccolato, che ritengo troppo chimiche, per cui cerco sempre di sostituirle;


- siete sprovvisti di succo e scorza d'arancia? Anche in questo caso potete sostituirli con l'essenza di arancia, ma attenzione alle dosi. Si tratta di un prodotto che non rientra nei miei gusti, ma a volte non se ne può fare a meno!


Accendete il forno e infornate questi buonissimi e profumatissimi biscotti! Noi ci vediamo al prossimo appuntamento con #undolcelunedi...


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