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#undolcelunedi MANGIA PREGA AMA

Buon inizio di settimana, miei cari lettori. Questi giorni sono stati ricchi di avvenimenti e di preoccupazioni e anche qui in Sardegna, purtroppo, non manca l'apprensione per tutta l'isola, per l'Italia e per il mondo intero. Ci sono giorni dove lo sconforto prende il sopravvento e dove ti chiedi "Perché?" o, ancora, ti senti inutile, impotente dinanzi a questa emergenza sanitaria. Ognuno di noi, però, può fare la sua parte, anche con il minimo sforzo: per cui resistiamo ancora, restiamo a casa e tutto questo finirà.


In questi giorni ciò che mi tiene più compagnia e mi permette di svagare è la mia libreria, fonte di storie e di avventure in varie parti del mondo. Oggi vi propongo un libro, da cui è stato girato un famoso film che vede protagonista Julia Roberts e il bellissimo e seducente Javier Bardem (beata Panelope ad avere un bel pezzo di uomo come marito). Di quale libro sto parlando?: "MANGIA PREGA AMA" di Elizabeth Girlbert editto Rizzoli


E perché non accompagnare questa lettura a uno dei dolci tipici del sud Italia? Un dolce che vi anticipo è gustoso e ricco di tanto amore, dedicato alla festa del Papà.

Ma prima parliamo del libro... sapete che quando inizio a parlare di dolci non la smetto più!!!


Titolo: Mangia Prega Ama

Autore: Elizabeth Gilbert

Editore: Rizzoli

Pagine: 373

Genere: Narrativa

Link di acquisto: clicca qui

TRAMA:

Un bel marito, una grande casa a New York e una solida carriera come giornalista. A trent’anni Elizabeth ha tutto ciò che una giovane donna ambiziosa potrebbe desiderare. Ma una notte si ritrova a singhiozzare sul pavimento del bagno, con l’unica certezza di non volere più quella vita apparentemente perfetta. Così, improvvisamente, arriva la consapevolezza di non essere felice. E poi tutto crolla sotto le spinte di quel terremoto: il suo matrimonio si infrange in un amarissimo divorzio, seguito subito dopo da una tempestosa storia d’amore destinata a finir male e a lasciare altre cicatrici. E nel momento più disperato Liz decide di compiere uno spericolato viaggio alla scoperta di sé. Un viaggio vero, tra Roma, India, e Bali: tre tappe alla ricerca della felicità, che accompagnano Liz a riscoprire i piaceri della tavola, dell’amicizia, della pace e della meditazione. Ma soprattutto aiutandola a ritrovare la speranza e l’amore. Un romanzo dolcissimo, la storia vera di una seconda possibilità. Perché non è mai troppo tardi per essere felici.


RECENSIONE:

quando guardavo questo libro dalla mia libreria mi meravigliavo della capacità di una copertina, diciamo un pò pop, allegra, colorata, di suscitare in me una tale curiosità nella lettura, cosa che probabilmente la copertina promozionale del film non avrebbe mai prodotto in me. Però, come si suol dire, non sempre è un bene farsi incantare dalla copertina...


Elizabeth è una bellissima donna, una moglie intrappolata in un matrimonio infelice, che si ritrova una notte a pregare Dio che le dia un segnale per ritrovare sé stessa, per ritrovare la felicità. Questo segnale arriva e la porta ad affrontare un viaggio nelle tre "I": Italia, India e Indonesia. Tre viaggi diversi, tre mete lontane dalla sua casa e dalla sua vita, tre culture che la porteranno a intraprendere un viaggio non solo fisico ma soprattutto introspettivo, che porteranno Elizabeth a conoscere il proprio Io, quello nascosto, quello che ormai era un ricordo lontano.


Partiamo dalla trama: per certi versi la considero originale, in quanto i pochi libri che mi sono ritrovata a leggere in materia di percorso spirituale, la cosiddetta "ricerca di sé stessi", non hanno niente a che vedere con quanto raccontato dalla Gilbert. L'autrice racconta la sua storia e lo fa spogliandosi completamente delle sue paure, debolezze e delle sue fragilità: la scrittura è scorrevole e la lettura è come la corrente di un fiume, ti porta sempre più vicino alla fine.


Il problema è la storia: non mi ha coinvolto per niente e non l'ho trovata funzionale, nel senso che non mi ha trasmesso niente che mi faccia dire "E' un libro da leggere". I personaggi vanno e vengono, i luoghi non vengono descritti con quell'amore che ci si aspetterebbe da un viaggiatore o comunque da qualcuno che sta intraprendendo un viaggio per ricercare sé stesso.


E' abbastanza complicato anche spiegare i motivi per cui non mi ha convinto questo libro: sono del parere che sia tutto assolutamente soggettivo. Amo i viaggi spirituali e mi è capitato di leggere dei libri che trattassero questo argomento, ma sono riuscita a entrare in empatia con il protagonista: in questo caso no. Dopo aver letto la prima parte dedicata all'Italia stavo già perdendo l'entusiasmo e avevo già capito che non è il libro per me.


VOTO: 3/5


Non mi sento di dare un voto inferiore a questo perché a livello di struttura e di stile di scrittura non si può dire niente. La scrittura è vitale, per niente noiosa e forse è anche il punto di forza in una storia che è destinata al dimenticatoio.


ricetta di Fatto in casa da Benedetta di cui potete trovare la video-ricetta su YouTube


Volevo fare da tempo questo dolce ma purtroppo io e la pasta choux non abbiamo proprio un bel rapporto: però devo dire che l'alternativa fritta mi ha dato grandi soddisfazioni.

Come potete vedere, però, vi ho fato anche le temperature per la cottura in forno, meno sfiziosa ma comunque di grande effetto.


Spero che almeno il dolce possa essere di vostro gradimento: alla mia famiglia è piaciuto tantissimo e ripeterò la ricetta anche in altre varianti.




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