Buonasera miei lettori, come state? Siete pronti a questo ultimo week-end di marzo? Lo so, lo so purtroppo siamo tutti a casa e, anche, abbastanza arrabbiati. Ma quando potremo tornare alla normalità? Anche qui in Sardegna, stanchi del pallido bianco, siamo tornati arancioni già da alcuni giorni... Cerchiamo di sdrammatizzare, perché se non ci stampiamo un bel sorriso, solo le lacrime ci attendono.
Ma dai parliamo di altro, forse è meglio...
Oggi, come vi avevamo anticipato io e Federica del blog InfermieraNerd, diamo inizio al primo "episodio" della nostra rubrica intitolata #unlibroperamico: non sapete di cosa si tratta? Semplicemente da amiche quali siamo e da grandi lettrici, ci siamo avventurate nello scambio di consigli librosi: io consiglio un libro a Federica e lei farà viceversa con me. Ma volete sapere il titolo che le ho consigliato? Non dovete fare altro che andare sul suo blog e scoprirlo (clicca qui).
E lei quale titolo mi avrà consigliato e, soprattutto, mi sarà piaciuto o no? Inizio con lo svelare il titolo, poi per il mio giudizio c'è tempo...
Il primo romanzo che mi ha voluto consigliare la mia socia è "COME UCCIDONO LE BRAVE RAGAZZE" scritto da Holly Jackson ed edito Rizzoli.
Questo è un romanzo che io inizialmente avevo snobbato: uscivo dalla lettura di un thriller adolescenziale che mi aveva deluso e non poco, quindi non avevo alcuna voglia di imbattermi in una lettura simile e dover rimanere di nuovo delusa... Quindi quando l'ho visto in libreria non mi è passato in mente di acquistarlo e l'ho lasciato lì insieme a tutti gli altri romanzi. Però Federica l'aveva letto e me ne parlava talmente tanto bene che me l'ha consigliato, così è nata l'idea della rubrica e questo primo libro come consiglio di lettura: sarà stato un valido suggerimento o no? Prima però scopriamo insieme la trama!
Titolo: Come uccidono le brave ragazze
Autore: Holly Jackson
Editore: Rizzoli
Pagine: 464
Genere: Thriller
TRAMA
Little Kilton, aprile 2012: Andie Bell, una delle ragazze più popolari della scuola, viene uccisa. O meglio, scompare, e il suo corpo non verrà mai ritrovato. L’assassino è Sal Singh, compagno di scuola e amico della vittima: la polizia e tutti in città ne sono convinti. Il suo suicidio a qualche giorno di distanza ha cancellato tutti i dubbi. Ma Pippa Fitz-Amobi, che al tempo dei fatti aveva dodici anni e che ora si prepara a fare domanda per il college, non ne è per niente sicura. Quando sceglie di studiare il caso come tesina di fine anno, comincia a scoprire segreti che qualcuno in città vuole disperatamente che rimangano tali. E se l’assassino fosse davvero ancora là fuori?
RECENSIONE:
quando prendo in mano un thriller, che sia psicologico o meno, spero sempre che l'autore abbia fatto un ottimo lavoro e che la storia risulti essere lineare ovvero mantenga dall'inizio fino alla fine un filo logico che garantisca una buona riuscita della narrazione. Secondo me l'ottima realizzazione di un thriller non dipende neanche dalla sua conclusione: mi è capitato di leggere romanzi che avessero un finale ni, ma che fossero complessivamente ben realizzati. Ma ciò che non tollero è che un romanzo, soprattutto inerente il genere in questione, non mantenga una continuità e quindi che a un certo punto anche la fonte della sua storia, ovvero lo scrittore, si ritrovi ingarbugliato nella sua stessa creatura. Holly Jackson sarà stata all'altezza delle mie aspettative o avrei dovuto lasciare questo romanzo al suo posto?
Pippa Fitz-Amobi ha solo un obiettivo per il suo ultimo anno: quello di scoprire cosa è accaduto ad Andie Bell e perché tutti sono convinti che lei sia morta, attribuendo l'omicidio a Sal Singh, giovane ragazzo suicidatosi 5 anni prima. Che cosa è realmente accaduto il 20 Aprile del 2012?
Pip deve avere delle risposte, ma sa di non poter fare tutto da sola: la verità è nascosta da troppi anni e c'è solo una persona, oltre lei, che è convinta dell'innocenza di Sal, suo fratello Ravi.
Pip e Ravi inizieranno a scavare nel passato, a fare un vero e proprio lavoro di investigazione che li porterà a scoprire che in realtà dietro alle persone, anche se celate di un apparente perfezione, si nasconde qualcosa di più oscuro, che non può che renderle vulnerabili. I due ragazzi non solo riusciranno a scoprire che cosa è accaduto quella sera di 5 anni fa, ma anche a capire che non si conoscono mai le persone che ti stanno affianco. Ma che cosa accade quando avvicinarti alla verità può essere pericoloso?
Un thriller che lascia con il fiato sospeso, che rimescola le carte fino alla parola fine e che porta il lettore a prendere carta e penna e a fare la sua personale indagine.
Federica, mia socia, ma che male ti ho fatto per volere che questo romanzo mi facesse dimenticare dei miei doveri (lo studio) e mi catapultasse a Little Kilton insieme a Pip e Ravi?
Se all'inizio le mie aspettative erano veramente basse e la paura era lì nascosta dietro l'angolo, arrivata a un certo punto della lettura tutto è mutato, l'entusiasmo è arrivato alle stelle e le mie mani si sono letteralmente incollate alle pagine del libro. Ho dovuto lasciare Pip e Ravi ma non vedo l'ora di leggere ancora di loro e sono pronta per la prossima avventura, o meglio indagine, insieme... Però quanto mi mancheranno!
La mia amica e socia mi ha anche stilato alcune domande che mi aiuteranno a parlarvi di questo romanzo; partiamo subito con la prima!
Quale impressione ti ha dato Pip? Ti rivedi in qualche suo atteggiamento?
Parliamo prima dei personaggi? Sapete, se avete letto le mie recensioni, che lo step successivo alla narrazione è proprio quello di parlare dei personaggi, ma in questo caso non posso che essere entusiasta di argomentarvi prima questo elemento.
Pip è un personaggio che sin da subito mi ha suscitato una grande ammirazione: una ragazza che si concentra sullo studio, che ha un grande senso di responsabilità e che, per certi versi, mi ricorda proprio me stessa. Anche io, come la nostra protagonista, credo che la giustizia dipenda dal portare alla luce la verità e che debba essere alla base di tutto: senza la verità non vi è integrità e chi è responsabile di qualcosa non verrà mai punito.
La descrizione che ne da l'autrice è semplice, ma per niente banale e mi è piaciuto il mix di elementi che la contraddistinguono: è prudente, ma in alcuni casi è totalmente impavida, coraggiosa e, nei momenti difficili, riesce a essere una buona amica. Ciò che mi ha fatto amare, ancor di più, questo personaggio è il fatto che vada oltre i pregiudizi della gente e che, dall'inizio alla fine, tutto è stato mosso dalla voglia di ridare vita a chi, in un modo o nell'altro, non è riuscito più a viverla.
Anche Ravi è stato un personaggio che mi è piaciuto tanto: in diverse occasioni ho provato una grande tenerezza verso di lui, giudicato dalla gente per gli errori altrui e incapace di andare avanti. La sua collaborazione con Pip l'ha reso di nuovo vivo e gli ha dato tante possibilità, come quello di essere forte, coraggioso e, a volte, anche totalmente impulsivo.
Questi due personaggi sono un tornado di emozioni, una coppia formidabile che mi ha fatto apprezzare ancora di più la storia raccontata dalla Jackson.
Come trovi siano state svolte le indagini? Sei riuscita a percepire la risoluzione del caso prima della fine del romanzo?
Finalmente parlo della narrazione!!! Allora la storia è veramente mozzafiato, inizialmente più lenta e poi, arrivati a un certo punto, un susseguirsi di avvenimenti che più di una volta mi hanno fatto dire "E' stato lui/lei"... Dopo poche righe, però, tutto veniva rivoltato e di nuovo riniziavano le supposizioni: vi assicuro che fino alla fine non capirete chi ha fatto cosa.
Le indagini da parte dei nostri investigatori sono state svolte in modo ottimale e la Jackson ha avuto la capacità di permettere a me, in quanto lettore, di, non solo cercare di capire chi fosse il responsabile dell'accaduto, ma anche percepire la vera natura dei personaggi descritti. Ho gradito anche il fatto che la narrazione fosse intervallata dalla riproduzione del documento scolastico che racchiudeva al suo interno la raccolta delle prove da parte dei nostri investigatori: questo ha reso ancora più realistica la storia e mi ha dato modo di "partecipare", in qualche modo, al progetto che la stessa Pip, coadiuvata da Ravi, stava portando a termine.
Questo mezzo di comunicazione della storia è stato di mio gradimento perché non solo a reso tutto più dinamico, ma ha dato l'opportunità al lettore di non perdere degli elementi fondamentali per la risoluzione del caso.
Sono riuscita a percepire solo alcuni elementi risolutivi della storia, ma altri sono stati totalmente inaspettati; questo è sinonimo di grande abilità da parte della scrittrice, che è riuscita fino alla fine a tenermi con il fiato sospeso e mettere tutto in bilico. Sinceramente ho avuto in alcuni momenti la certezza di aver "risolto" il caso, ma poi tutto veniva messo in dubbio o solo parte della mia supposizione era corretta: è stato un vero spasso indagare insieme ai protagonisti del libro.
Vorrei potervi dire altro ma ho la bocca cucita, come mi è stato ripetuto più volte da Federica durante la mia lettura!
Lo stile della Jackson ha saputo tenere la tua attenzione inchiodata al libro o hai trovato qualche parte noiosa? Leggerai i prossimi romanzi della serie quando verranno pubblicati in Italia?
Non c'è una singola parte di questo romanzo che mi abbia annoiata e credo che questo stile di scrittura, usato in modo egregio dall'autrice, possa mettere d'accordo tutti. Ma ben venga trovare nel mercato editoriale dei romanzi che siano scritti come la Jackson ha elaborato questa storia: se fosse così non esisterebbero le recensioni negative.
Il romanzo, come il suo stile di scrittura, mi ha letteralmente incatenato alla sedia: sono stata trasportata, soprattutto nella fase finale, in un mondo che solo con un mix di lacrime e di nostalgia sono riuscita a lasciare andare.
La risposta alla seconda domanda? ASSOLUTAMENTE SI! Io non vedo l'ora di leggere altro di questa autrice e non posso che aspettarmi grandi cose da lei... Questa è solo la prima lettura che farò dei libri di questa talentosa autrice. Quando tornerete a essere tra di noi Pip e, spero, Ravi?
E quasi giunto il momento di salutarci... Ma prima non posso che esprimere il mio voto. Sarà un voto pieno o no?
VOTO: 5/5
Fino all'ultimo ero indecisa sul dare un voto pieno, ma poi mi sono detta che la storia raccontata dalla Jackson mi rimarrà nel cuore e che non provo spesso questo genere di emozioni: ho avuto le palpitazioni, la mia mente era un tornado di domande e di sé e ma, ma alla fine ho versato anche qualche lacrima. Quando un romanzo mi provoca tutto questo non posso non riconoscergli un voto pieno.
Dopo aver letto varie recensioni questo libro mi piace sempre più.
La trama mi attira parecchio e il fatto che tu ti sia ricreduto, me lo rende ancora più interessante